La collana dei manuali operativi di finanza agevolata con questo terzo volume raggiung l’apice di interesse per le PMI, i professionisti e i manager di aziende pubbliche ed enti locali che ritrovano quotidianamente negli articoli di stampa specializzata i titoli e gli argomenti sui fondi europei a gestione indiretta e sui finanziamenti nazionali qui trattati.
In pratica, di cosa si tratta?
La solita classificazione ed elenco della spesa sui fondi disponibili?
La risposta, che conosce il lettore più attento che ha avuto modo di studiare i volumi precedenti della collana, è contenuta già nel titolo di “Manuale Operativo”, quindi non risponde soltanto al “cosa è” ma soprattutto al “come si fa”.
Invitalia, Ismea, Sace-Simest e Mise sono tra i principali protagonisti delle misure nazionali agevolative, che spesso nella loro complessità sembrano lontane dall’ordinaria vita aziendale. Non occorrono super consulenti o illuminati strateghi della finanza per saper cogliere le opportunità che tutti i giorni, più di quanto pensiamo, sono a portata di mano.
L’imprenditoria italiana, nonostante a volte non abbia molta fiducia sulle proprie capacità, è un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale, e i progetti delle PMI (che rappresentano oltre il 95% del tessuto produttivo), fanno la differenza e meritano pari dignità al cospetto delle grandi imprese.
L’elasticità nelle organizzazioni aziendali, ma soprattutto l’apertura culturale verso nuove modalità di lavoro, sono un punto di partenza per riconsiderare la composizione delle fonti delle risorse disponibili al fine di velocizzare sistemi di impiego più veloci nel sostegno degli investimenti necessari allo sviluppo. In sintesi quindi la finanza agevolata riesce ad accelerare i tempi di ritorno dei capitali investiti, solo se l’idea imprenditoriale riesce ad essere convincente nelle linee programmatiche di sviluppo, nell’equilibrio economico-finanziario, nelle positive ricadute nella collettività, sia nel mercato del lavoro, sia nel rispetto dell’ambiente.
E’ una questione di etica del lavoro e di crescita sostenibile.
Non esistono più come vent’anni fa contributi a pioggia, o erogazioni indiscriminate, abbiamo compreso, nostro malgrado, di avere risorse limitate, quindi è indispensabile una nuova cultura contro gli sprechi, abbiamo bisogno di esempi virtuosi e di una nuova generazione che sappia guardare oltre le necessità contingenti
La collana è costituita da cinque manuali che possono essere fruiti singolarmente, secondo le necessità contingenti, tuttavia è consigliabile seguirla secondo il filo logico di trattazione, soprattutto per coloro che per la prima volta esplorano il mondo dell’europrogettazione. L'obiettivo è quello di dare un panorama esaustivo su tutte le possibili misure agevolative e soprattutto un taglio molto pratico su come si scrive un progetto, con esempi pubblicati di iniziative già finanziate, come si effettua una ricerca, cosa esattamente viene finanziato e quali sono gli investimenti ammissibili. I cinque eBook daranno un panorama completo, iniziando dai finanziamenti europei diretti nella programmazione del settennato 2021-2027, ai fondi del PNRR, ai bandi nazionali, alle misure regionali e ai finanziamenti per il terzo settore.
All’interno di ciascun manuale verranno fatti riferimenti pratici con collegamenti ipertestuali sulle misure agevolative e sugli esempi concreti che possono essere presi come modello da seguire.
L’autore e il dott. Marco Ginanneschi.
Di seguito un breve estratto rimandando per approfondimenti alla lettura completa dell’e-book.
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Per approfondire rimandiamo all'e-book: Manuale operativo per i fondi europei a gestione indiretta e i finanziamenti nazionali
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Il primo passo per accedere ai Fondi Europei Nazionali è quello, di monitorare costantemente i siti web ufficiali dei più importanti Enti erogatori (approfonditi nel capitolo 3 di questo volume) e documentarsi sui principali organi di informazione che trattano di temi economici e fiscali.
Oltre a ciò, esistono siti che raccolgono tutte le principali misure di finanza agevolata in prossima uscita, con rimando alla pagina ufficiale del bando, in cui è possibile consultare la normativa e la documentazione ufficiale da inviare all’Ente in fase di presentazione progettuale.
Una volta reperita la misura di interesse, in linea con la progettualità del proponente, è necessario tenere ben presenti le principali attività da svolgere, che analizzeremo, congiuntamente all’intero ciclo di vita del progetto, nel paragrafo seguente.
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In questo capitolo, si intende offrire una guida pratica sulla presentazione di un progetto di finanza agevolata a un Ente nazionale. La procedura che si descrive in questa sede è, generalmente, replicabile anche per bandi regionali o provinciali, ma nel caso dei bandi nazionali è decisamente maggiore il numero della documentazione da produrre, in termini di descrizione progettuale e di dichiarazioni fornite.
Sarà, quindi, analizzato l’intero “ciclo di vita” di un progetto per offrire al lettore una panoramica esaustiva sulle attività “ex ante”, “in itinere” ed “ex post”, da svolgere.
L’ideazione del progetto inizia con la prima formulazione di un’idea ed è dedicata all’analisi preliminare del problema e degli obiettivi, dei partner, della tipologia di attività e dei risultati attesi.
Questa prima formulazione del progetto dà origine alla scheda di progetto (o abstract): un documento riassuntivo che illustra le sue linee strategiche, utile ai partner del progetto (ed eventualmente all’ente finanziatore – nel caso dei progetti europei si chiama Concept Note) per decidere se procedere alla definizione del progetto in dettaglio, oppure abbandonarlo.
La pianificazione porta a compimento l’attività di progettazione iniziata con la fase precedente: vengono definiti il piano dettagliato delle attività, le risorse professionali, i mezzi necessari, lo sviluppo temporale del progetto e il budget economico-finanziario.
Si giunge così al piano dettagliato di progetto, che nel caso di richiesta di finanziamento è un formulario strutturato.
Sulla base di questo documento, i partner e l’ente finanziatore decidono se dare avvio all’iniziativa, assegnando le risorse necessarie.
La realizzazione rappresenta la parte operativa vera e propria. Vengono qui realizzate le attività pianificate, rispettando i vincoli temporali e finanziari prefissati.
L’obiettivo è la creazione dei prodotti e servizi (detti anche deliverable) previsti nel piano entro la conclusione del progetto.
Durante questa fase si intensificano le attività di coordinamento, monitoraggio e valutazione in itinere.
La chiusura è dedicata alla valutazione retrospettiva del progetto e dei risultati conseguiti.
È caratterizzata da una serie di attività amministrativo-gestionali per la conclusione di tutti gli adempimenti che porteranno alla richiesta di erogazione da parte del soggetto proponente all’Ente, che se accerta la correttezza del tutto, procede con lo stanziamento del contributo richiesto.
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Un progetto viene definito concreto quando ha un riscontro diretto, le sue attività generano degli effetti reali anche se non misurabili e vanno a migliorare la situazione di partenza, vanno a rispondere ad un bisogno sociale reale.
a) Rilevanza dello scopo progettuale
Un progetto esplicita la sua rilevanza quando rende comprensibile qual è il bisogno su cui si va ad intervenire e perché è importante occuparsene, in che modo le risposte già presenti sono carenti e perché c’è necessità di intervenire con il progetto.
b) Sostenibilità
Un progetto è sostenibile quando è coerente economicamente rispetto alla capacità di gestione dell’organizzazione e quando dimostra che con il finanziamento richiesto sarà possibile sviluppare la progettualità del proponente, generando gli effetti auspicabili.
c) Rendicontabilità
Un progetto è rendicontabile quando genera costi che possono essere giustificati attraverso documenti e sono pertinenti con le azioni proposte.
d) Chiarezza e completezza
Un progetto che ha le caratteristiche di chiarezza e completezza è un progetto che individua in modo specifico gli obiettivi generali dell’azione e mette a disposizione del partner un quadro completo di come si andrà ad innestare nel contesto di intervento e nell’organizzazione proponente.
e) Ulteriori caratteristiche importanti
Affinché un progetto possa essere ritenuto finanziabile, viene richiesto di esplicitare la replicabilità e la sostenibilità delle azioni, quindi come queste si andranno a sostenere nel tempo e genereranno un cambiamento costante e non solo una tantum. È , altresì, importante evidenziare l’originalità e il grado di innovazione del progetto e l’aderenza tra le azioni proposte e le finalità del bando.
Prima di procedere con l’invio della domanda, è utile e fortemente raccomandato, quindi, ricontrollare gli aspetti salienti del progetto, seguendo uno schema analogo a quello, di seguito, riportato:
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1. Cosa sono i fondi strutturali europei (a cura della dott.ssa Nicole Conte e del dott. Vincenzo Parisi)
1.1 Fondi strutturali europei, la programmazione 2021-2027 in Italia
1.2 I programmi nazionali e regionali
2. Fondi strutturali europei 2021-2027:l’accordo di partenariato
2.1 I fondi strutturali e di investimento europei
2.2 La strategia
2.3 I cinque obiettivi strategici
3. Descrizione dei principali enti erogatori nazionali
3.1 Ministero dello Sviluppo Economico
3.2 Invitalia
3.3 Ismea
3.4 Sace-Simest
3.5 Ministero della Cultura
4. Transizione 4.0 - Le linee del ministero dello sviluppo economico
4.1 Beni strumentali – Nuova Sabatini
4.2 PMI e proprietà industriale: Brevetti+, Marchi+ e Disegni+
4.3 Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima – PNIEC
4.4 Misure di fiscalità agevolata promosse dal MISE: i Credito d’imposta
5. Le principali misure promosse da INVITALIA
5.1 Resto al sud
5.2 Smart&Start
5.3 Voucher Internazionalizzazione
5.4 Fondo Nazionale Efficienza Energetica
5.5 Contratto di sviluppo
5.6 Altre misure gestite da INVITALIA
6. I fondi nazionali a sostegno dell’agricoltura: le linee ISMEA
6.1 Generazione terra - Agevolazioni per l'insediamento di giovani in agricoltura
6.2 Più Impresa - Imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura
6.3 Finanziamenti agevolati ISMEA
7. I fondi a supporto dell’internazionalizzazione: il fondo 394 di SACE-SIMEST
7.1 Le 7 linee di finanziamento del Fondo 394/81
7.2 I Finanziamenti SACE del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
7.3 Gli aiuti alle imprese che hanno subito perdite economiche a causa del conflitto in Ucraina
8. I fondi per il comparto culturale
8.1 Bando per la “Transizione digitale organismi culturali e creativi” (TOCC)
8.2 Credito di imposta per le imprese di produzione di videogiochi – Ministero della Cultura
8.3 Contributo a fondo perduto per le attività di spettacolo dal vivo da svolgersi nei musei, parchi archeologici di rilevante interesse nazionale presenti su tutto il territorio nazionale dotati di autonomia speciale – Ministero della Cultura
9. Come accedere ai fondi europei nazionali
9.1 Il ciclo di vita di un progetto e le attività più rilevanti da portare avanti
9.2 La stesura del progetto
9.3 Check-up del progetto
9.4 Lo sviluppo del progetto
9.5 La chiusura del progetto
10. Esempi pratici
10.1 Capo III “Fondo Imprese Creative” – Ministero dello Sviluppo Economico
10.2 Creative Living LAB – Ministero della Cultura - Direzione Generale Creatività Contemporanea
10.3 Contributi Selettivi – Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo 4
11. Le attività di controllo e rendicontazione degli interventi cofinanziati da fondi nazionali e fondi dell’Unione Europea (a cura dell'avv. Barbara Togna)
11.1 I soggetti responsabili della gestione e del controllo dei Programmi Operativi
11.2 I Sistemi di Gestione e Controllo dei Programmi Operativi
11.3 Il Controllo di I livello
11.4 La rendicontazione delle spese a valere sui Programmi Operativi Nazionali
Sitografia e bibliografia
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