La legge di bilancio 2023 (L 197 del 29.12.2022) ha modificato in senso restrittivo il reddito di cittadinanza. Si prevede in particolare che per il 2023 per i percettori che possono lavorare il sostegno economico sia riconosciuto per un massimo di sette mesi.
La novità dal punto di vista finanziario comporta un risparmio di spesa di circa 950 milioni di euro per il 2023 , mentre si confermano gli stanziamenti della legge di bilancio 2020 per gli anni successivi, in vista dei nuovi strumenti che sostituiranno il Reddito di cittadinanza:
istituiti dal Decreto Lavoro 48 del 4 maggio 2023.
ATTENZIONE INPS ha pubblicato nuove istruzioni per i casi di variazione dei requisiti entro luglio 2023 e per la scadenza ultima per le domande e per il pagamento delle mensilità di novembre e dicembre (Vedi ultimo paragrafo).
Rivediamo di seguito tutte le regole di funzionamento del Reddito di Cittadinanza nel 2023 e le novità 2024.
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Leggi le regole sulla nuova misura che sostituisce il RDC per i nuclei familiari con componenti "fragili" : Assegno di inclusione come funziona
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Sulle misure di assistenza leggi anche il nuovo focus Legge di bilancio 2024 le novità per famiglie e lavoro
A norma dell'art . 1 commi 313 321, la durata massima ordinaria dell'erogazione del contributo economico del Reddito di cittadinanza dal 1 gennaio 2023 diventa di 7 mesi. Cessa in alcuni casi dal 1 settembre 2023 (Vedi al penultimo paragrafo le novità da settembre 2023)
Fanno eccezione , cioè la durata massima resta di 18 mesi, solo per i nuclei familiari
Lo stop non riguarda quindi la Pensione di cittadinanza.
A decorrere dal 1° gennaio 2023, i soggetti occupabili (dai 18 ai 59 anni):
Il disegno di legge abroga anche gli articoli riferiti al patto per il lavoro e di inclusione sociale che prevedeva l'intervento dei Centri per l'impiego e dei servizi sociali dei Comuni per predisporre le misure di reinserimento lavorativo e sociale, mai effettivamente decollate.
La legge di bilancio prevede inoltre che :
Infine si segnala che ai datori di lavoro privati che nel 2023 assumono con contratto di lavoro a tempo indeterminato beneficiari del Rdc, è riconosciuto l'esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a loro carico.
Per il resto, le modalità di accesso, ISEE, calcolo degli importi e pagamento non sono modificati.
Come detto la legge 197 2022 ha previsto nel 2024 l'abolizione sul reddito di cittadinanza per tutti i beneficiari.
Per le famiglie più in difficoltà in cui vi siano componenti che non possono lavorare il decreto lavoro 48 del 4 maggio 2023 mette in campo , in sostituzione, a partire da 1 gennaio 2024 il nuovo "Assegno di inclusione" ( molto simile al RDC) con la sostanziale differenza che riguarda solo i nuclei in cui siano presenti:
con obblighi di formazione e lavoro per i componenti "occupabili" e contributo economico commisurato alle caratteristiche della famiglia .
Nel contempo a partire dal 1 settembre 2023 è in vigore il nuovo strumento chiamato " Supporto per la formazione e il lavoro" indirizzato ai
soggetti tra i 18 e i 59 anni
Si tratta di misura di attivazione al lavoro che prevede la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro ( tra i quali rientrano anche il servizio civile universale e i lavori socialmente utili. Comprende un contributo fisso di 350 euro mensile per un massimo di 12 mesi
La partecipazione ad entrambe misure andrà richiesta in via telematica e prevede la firma della DID dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro e di un Patto per il lavoro.
L'Assegno di inclusione e il bonus per Supporto formazione lavoro non sono tra loro cumulabili.
Nel messaggio 3510 del 10 ottobre INPS informa sulle modalità di gestione delle prestazioni del Reddito di cittadinanza sospese per completata fruizione delle sette mensilità , come previsto dall’articolo 13, comma 5, del decreto-legge n. 48/2023
L’Istituto, dal mese di luglio 2023, sta procedendo, mensilmente, a sospendere l’erogazione della misura del Reddito di cittadinanza per i nuclei che non abbiano i requisiti indicati per continuare a fruire della misura nell’anno 2023 oltre le sette mensilità. La causale della sospensione è indicata come "domanda sospesa per completata fruizione delle sette mensilità nel 2023”.
Per proseguire la fruizione della misura senza incorrere nella sospensione i nuclei familiari devono avere al loro interno
- persone con disabilità, come definite ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159;
- minorenni;
- persone con almeno sessant’anni di età;
- percettori che risultino presi in carico dai servizi sociali in quanto non attivabili al lavoro, come comunicati all’INPS tramite la piattaforma GePI entro il 30 novembre 2023.
In particolare si specifica che:
Se il compimento dei 60 anni , la nascita di un figlio o l'accertamento di una nuova disabilità avviene prima della settima mensilità o nel mese successivo viene rilevato automaticamente dai sistemi e il RDC prosegue senza interruzioni
Nel caso in cui, invece:
è necessario presentare una nuova domanda di Reddito di cittadinanza che non verrà bloccata e l’erogazione della misura decorrerà dal mese successivo
Per i casi di segnalazione da parte degli utenti di disabilità erroneamente non indicate in DSU, le Strutture territorialmente competenti effettueranno la verifica negli archivi dell’Istituto, circa l’effettiva presenza del verbale di invalidità con i requisiti previsti dal citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 159/2013 e, in caso di esito positivo, può essere data l’indicazione di presentare la DSU di rettifica retrodatata alla data di effettiva rilevazione della disabilità.
ATTENZIONE:
Nel messaggio 41 79 del 24.11.2023 INPS ricorda che :
Per le famiglie che non hanno i requisiti sopracitati la fruizione del beneficio termina al 31 dicembre 2023, anche nel caso in cui non siano trascorse le diciotto mensilità previste dalla normativa Rdc, fatto salvo il riconoscimento successivo di possibili rate arretrate e la liquidazione di quanto eventualmente spettante a titolo di AUU fino a febbraio 2024, come previsto nel messaggio n.2896 del 7 agosto 2023.
Per i nuclei che attendono la presa in carico dai Comuni la rata di novembre sarà erogata il 15 dicembre e quella di dicemnre il 27 dello stesso mese
La Carta Rdc resterà, pertanto, operativa nei primi mesi del 2024 per consentire l’utilizzo degli importi accreditati.
Il temine ultimo per le domande di RDC è fissato al
Le stesse date valgono per l'erogazione degli arretrati