Nella Gazzetta Ufficiale del n. 170 del 22.07.2022 è stato pubblicato il decreto che ha approvato le Linee Guida sulla raccolta fondi adottate ai sensi dell’articolo 7 del Codice del Terzo Settore (CTS).
Le Linee Guida sono rivolte a tutti gli enti del Terzo Settore, indipendentemente dalla loro forma giuridica, dimensione, missione, attività e classificazione come ETS commerciale o non commerciale. Esse sono finalizzate ad orientare l’attività di raccolta fondi coerentemente con i principi di verità, trasparenza e correttezza richiamati espressamente dall’art. 7 del CTS.
Questo articolo è un estratto della Circolare del Giorno 219 del 29 luglio 2022 Linee Guida raccolta fondi Enti del Terzo Settore disponibile anche nell'abbonamento alla circolare del Giorno di Fiscoetasse |
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Con le Linee Guida il Ministero ha inteso espressamente offrire agli Enti del Terzo Settore uno strumento di orientamento nella realizzazione dell’attività di raccolta fondi e contribuire a migliorare il rapporto di fiducia fra i cittadini e gli Enti stessi.
Per raccolta fondi si intende il complesso delle attività ed iniziative poste in essere da un ente del Terzo settore al fine di finanziare le proprie attività di interesse generale, anche attraverso la richiesta a terzi di lasciti, donazioni e contributi di natura non corrispettiva. Gli enti del Terzo settore, possono realizzare attività di raccolta fondi anche in forma organizzata e continuativa, anche mediante sollecitazione al pubblico o attraverso la cessione o erogazione di beni o servizi di modico valore, impiegando risorse proprie e di terzi, inclusi volontari e dipendenti, nel rispetto dei principi di verità, trasparenza e correttezza nei rapporti con i sostenitori e il pubblico, in conformità a linee guida adottate con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali”. Art.7 Codice del Terzo Settore (CTS) |
Le indicazioni fornite dalle Linee guida sono finalizzate ad orientare l’attività di raccolta fondi coerentemente con i principi di:
richiamati espressamente dall’articolo 7 del CTS ed approfonditi dal provvedimento ministeriale che li definisce “principi cardine volti a tutelare i donatori, i destinatari delle donazioni e gli stessi ETS”. Sono principi precettivi poiché previsti da una norma di rango primario.
Le Linee guida si configurano come un documento “aperto”, in grado di sviluppare gli spunti di riflessione che dovessero emergere dalla raccolta ed elaborazione di buone prassi da parte dei soggetti pubblici e privati coinvolti.
In esse il tema della raccolta fondi viene trattato sotto il profilo sostanziale, mentre sul profilo fiscale “la competente Amministrazione finanziaria interverrà con specifici documenti di prassi, circolari o atti di indirizzo”.
I destinatari sono tutti gli Enti del Terzo Settore, indipendentemente dalla loro forma giuridica, dimensione, missione, attività e qualificazione come ETS commerciale o non commerciale
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La trasparenza ha la finalità di rendere conto dell’operato complessivo dell’Ente del Terzo Settore anche mediante la diffusione delle informazioni e l’accessibilità della documentazione predisposta per la raccolta fondi. In particolare, gli ETS dovrebbero esporre ai donatori e ad altri portatori di interesse (stakeholder), i seguenti dati:
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Le informazioni che gli ETS sono tenuti a diffondere attraverso i mezzi di comunicazione devono essere veritiere, applicandosi le disposizioni relative alla pubblicità ingannevole, intesa come
“qualsiasi pubblicità che in qualunque modo, compresa la sua presentazione, è idonea ad indurre in errore le persone fisiche o giuridiche alle quali è rivolta o che essa raggiunge e che, a causa del suo carattere ingannevole, possa pregiudicare il loro comportamento economico ovvero che, per questo motivo, sia idonea a ledere un concorrente”. Art. 2, comma 1, lettera b) del D.Lgs 145/2007 |
È considerata ingannevole anche “la pubblicità che, in quanto suscettibile di raggiungere bambini ed adolescenti, abusa della loro naturale credulità o mancanza di esperienza o che, impiegando bambini ed adolescenti in messaggi pubblicitari… abusa dei naturali sentimenti degli adulti per i più giovani”.
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Gli ETS devono comportarsi con lealtà ed onestà sia nei confronti dei donatori (e potenziali donatori) sia nei confronti dei beneficiari delle donazioni.
In particolare, dovrà essere garantito il rispetto della privacy, soprattutto in ordine al trattamento dei dati personali, secondo quanto previsto dal Regolamento europeo sulla Privacy (GDPR 2016/679), e si deve evitare il ricorso ad informazioni suggestive o lesive della dignità e del decoro delle persone fisiche beneficiarie dei proventi della raccolta fondi.
Inoltre, devono essere evitati comportamenti discriminatori nei confronti di destinatari, collaboratori, volontari e donatori. In ossequio ai principi fondamentali di uguaglianza e non discriminazione sanciti dalla Costituzione, non sono ammesse discriminazioni in base al genere, alla razza, all’ideologia e al credo religioso, salvo che la specifica preferenza accordata a determinate categorie di destinatari, nonché l’identificazione di peculiari caratteristiche dei collaboratori, siano interamente funzionali al perseguimento della missione.
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Le linee guida offrono un quadro di massima, espressamente definito “non esaustivo né cogente”, sulle diverse tecniche attraverso le quali procedere alla raccolta fondi. Si tratta sostanzialmente di un aggiornamento delle buone prassi individuate dall’ex Agenzia del Terzo Settore nelle linee guida pubblicate nel 2011 con riferimento alle tecniche indicate nella seguente tabella.
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