Informative ai dipendenti per chiarire i contenuti del contratto di lavoro, congedi genitori fino a tre anni, smart working prioritario per chi ha figli e assiste disabili o anziani. Due decreti legislativi approvati nel Consiglio dei ministri di giovedi 31 marzo 2022, in attuazione della normativa europea, sono stati pubblicati in Gazzetta ufficiale il 29 luglio scorso. Entrambi entrano in vigore il prossimo 13 agosto.
Si tratta di atti dovuti per adeguare la nostra normativa alla piu recenti direttive europee e sono:
Il secondo in particolare prevede ulteriori adempimenti ai fini della tutela del lavoratore contro la scarsa trasparenza sui dettagli del contratto di lavoro e la precarietà del posto di lavoro.
In particolare si perfeziona l 'obbligo, già vigente, per i datori di lavoro di fornire al momento dell'assunzione una informativa completa su quanto comporta il contratto di lavoro , senza semplice rinvio alla normativa esterna, per tutelare maggiormente i lavoratori spesso effettivamente poco informati sui propri diritti .
Vediamo di seguito piu in dettaglio cosa prevede il decreto 104 2022 cd Trasparenza lavoro
AGGIORNAMENTO 10.8.2022
L'ispettorato del lavoro ha pubblicato il 10 agosto una circolare di chiarimenti n. 4 2022.
Vedi qui ulteriori dettagli: "Comunicazioni obbligatorie sulle condizioni di lavoro: istruzioni".
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Il decreto modifica sostanzialmente il d.lgs 152 1997 che già prevedeva l'obbligo per il datore di lavoro di dare al dipendente tutte le informazioni concernenti il proprio rapporto di lavoro ma consentiva anche un generico rinvio alla documentazione contrattuale.
(Da notare che anche la direttiva europea prevede la possibilità di fornire solo le indicazioni sul contratto applicato)
L'adempimento diventa invece piu dettagliato e, soprattutto è rivolto a tutti i tipi di rapporto subordinato e parasubordinato, quindi riguarda anche:
E' incluso anche un settore solitamente escluso come il lavoro domestico.
Sono esclusi solamente :
Nel contratto di lavoro devono essere indicate, in forma chiara e completa quindi tutte le informazioni su:
Se si rinvia al contratto collettivo applicato questo deve essere reso disponibile al lavoratore,
Inoltre è previsto l'obbligo di chiarire, nel caso di sistemi di decisione di monitoraggio del lavoro automatizzati:
Va inserito inoltre il riferimento all'eventuale responsabile del sistema qualità aziendale
Per i lavoratori in somministrazione va specificato, se noto, il riferimento all'identità delle aziende utilizzatrici.
ATTENZIONE
Per approfondire vedi il completo e- book La nuova informativa trasparenza ai lavoratori di P. Ballanti |
Nel capo III del decreto vengono definiti alcuni diritti minimi dei lavoratori contro il lavoro precario.
Ad esempio viene confermata in 6 mesi la durata massima del periodo di prova come stabilito nella direttiva e già recepito dall'art 2096 CC, per cui il periodo di prova delle essere " ragionevole" al fine di " non esporre il lavoratore ad una prolungata situazione di insicurezza."
In secondo luogo si sancisce il principio per cui un datore di lavoro non puo vietare al lavoratore di svolgere un impiego parallelo al difuori dell'orario di lavoro stabilito . Sono previste deroghe solo per ragioni di sicurezza , tutela della riservatezza, integrita del servizio pubblico e prevenzione dei conflitti di interesse.
L'ultima parte del decreto Capo IV è dedicata alle misure per la tutela dei lavoratori in caso di violazione dei diritti previsti dal decreto.
Altro aspetto di novità per contrastare le forme di lavoro meno sicure è il diritto del lavoratore privato ( ma non domestico né del settore marittimo) di chiedere dopo sei mesi di impiego, il passaggio a forme di lavoro piu sicure se l'azienda puo offrirle; a tale richiesta il datore di lavoro ha l'obbligo di rispondere entro un mese ma non ha l'obbligo di concedere la transizione.
Si prevede la possibilità di ricorrere per la risoluzione delle controversie alla conciliazione presso l'ispettorato nazionale del lavoro o ai collegi di conciliazione e arbitrato .
L'ispettorato del lavoro puo anche intervenire a seguito di segnalazioni dei lavoratori o dei loro rappresentanti comminando sanzioni amministrative fino a 1500 euro per ogni lavoratore interessato.
Un articolo vieta espressamente il licenziamento e ogni trattamento pregiudizievole verso i lavoratori che esercitino i diritti previsti dal decreto.
La novità legislativa prevede un aggravio degli adempimenti per i datori di lavoro e per gli intermediari
L'associazione dei datori di lavoro industriali Confindustria, non ha risparmiato critiche ai contenuti del decreto legislativo. Per l'applicazione pratica viene proposto ad esempio che :
Sul lavoro tramite piattaforme digitali con " utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati" Confindustria propone che come previsto dall regolamento Ue 2016/679 (Gdpr) ci sia una tutela delle persone rispetto ai trattamenti automatizzati dei dati e quindi il nuovo obblligo sia applicabie solo in caso di trattamenti interamente automatizzati e rivolti solo ai lavoratori specificamente interessati.
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