Il D.L. n. 152/2021, cd. “Decreto PNRR”, parzialmente modificato in sede di conversione del Decreto nella L. n. 233/2021, ha introdotto:
- un contributo a fondo perduto, fino a un massimo di 100.000 euro con una percentuale non superiore al 50% delle spese sostenute
- e un credito d’imposta dell’80%,
a favore delle strutture ricettive e altri operatori del comparto turistico, ricreativo e fieristico, per interventi finalizzati, principalmente, all’efficienza energetica/antisismica, allo “sbarrieramento” ed alla digitalizzazione, realizzati dal 07/11/2021 fino al 31/12/2024.
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Beneficiari
Gli incentivi di cui sopra (contributo a fondo perduto e credito d’imposta) sono riconosciuti a:
- imprese alberghiere;
- imprese che esercitano attività agrituristica;
- imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta (campeggi);
- imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi inclusi: gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici.
Gli incentivi sono riconosciuti inoltre alle imprese titolari del diritto di proprietà delle strutture immobiliari in cui è esercitata una delle attività imprenditoriali appena elencate.
I potenziali beneficiari al momento della presentazione della domanda devono essere iscritti al registro delle imprese.
Tali soggetti inoltre devono:
- gestire un’attività ricettiva o di un servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi, in virtù di un contratto regolarmente registrato, oppure
- essere proprietari degli immobili presso cui sono esercitate attività ricettive/servizi turistici.
Spese ammissibili
Il contributo a fondo perduto e il credito d'imposta sono riconosciuti in relazione alle spese sostenute per eseguire i seguenti interventi:
- interventi di incremento dell'efficienza energetica delle strutture
- interventi di riqualificazione antisismica;
- interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
- interventi edilizi (manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione), funzionali alla realizzazione degli interventi dei punti a), b) e c);
- realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali;
- spese per la digitalizzazione (impianti wi-fi messo gratuitamente a disposizione dei clienti; siti web ottimizzati per il sistema mobile; programmi e sistemi informatici per la vendita diretta di servizi/pernottamenti; spazi e pubblicità per promuovere/commercializzare servizi turistici sui siti/piattaforme specializzate; consulenza per la comunicazione e il marketing digitale; promozione di offerte innovative in tema di inclusione/ospitalità per persone disabili; servizi relativi alla formazione del titolare o del personale dipendente);
- acquisto di mobili e componenti d'arredo, inclusa l'illuminotecnica, a condizione che sia funzionale ad almeno uno degli interventi di cui alle lettere da a) a e).
Contributo a fondo perduto
Il contributo a fondo perduto è riconosciuto per un importo massimo pari a 40.000 euro che può essere aumentato anche cumulativamente:
- fino ad ulteriori 30.000 euro, qualora l'intervento preveda una quota di spese per la digitalizzazione e l'innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica di almeno il 15% dell'importo totale dell'intervento;
- fino ad ulteriori 20.000 euro, per le imprese o le società aventi i requisiti previsti per l'imprenditoria femminile, per le società cooperative e le società di persone, costituite in misura non inferiore al 60 per cento da giovani, per le società di capitali le cui quote di partecipazione sono possedute in misura non inferiore ai due terzi da giovani e i cui organi di amministrazione sono costituiti per almeno i due terzi da giovani, e per le imprese individuali gestite da giovani, che operano nel settore del turismo.
- fino ad ulteriori 10.000 euro, per le imprese o le società la cui sede operativa è ubicata nei territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Credito d’imposta
Il credito d’imposta è pari all’80% delle spese sostenute per la realizzazione degli interventi agevolati, senza che sia previsto un limite di spesa.
Il credito spetta per le spese sostenute a partire dal 7/11/2022, anche riferiti a lavori avviati dal 1/02/2020 e non ancora conclusi al 7/11/2021.
Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione tramite modello F24 con i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, dall’anno successivo a quello in cui gli interventi agevolati sono realizzati e non oltre il 31/12/2025.
Credito d’imposta e contributo a fondo perduto sono tra loro cumulabili, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo sostenuto per gli interventi.