Dal 1 aprile una modifica al Regolamento Agcom (adottata con Delibera n. 390/21/Cons), abilita i Dottori Commercialisti e gli Esperti Contabili alla risoluzione delle controversie tra utenti e operatori delle comunicazioni elettroniche.
Gli Avvocati, tramite Aiga, manifestano disappunto e minacciano il ricorso.
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L’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, tramite la delibera n. 208/21/CONS, aveva avviato la consultazione finalizzata a eventuali modifiche al Regolamento di procedura in tema di risoluzione delle controversie tra utenti e operatori di comunicazioni elettroniche, con particolare riguardo al possibile ampliamento della figura dei “soggetti accreditati”, già individuati negli Avvocati e nelle Associazioni di consumatori riconosciute a livello nazionale, ovvero a soggetti abilitati a presentare le istanze e a seguire le procedure in nome e per conto degli utenti interessati.
Tra gli altri, alla consultazione hanno partecipato operatori di comunicazioni elettroniche, Associazioni di consumatori, il coordinamento dei dirigenti dei CORECOM italiani, il Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (CNDCEC).
Nel corso delle consultazioni il CNDCEC ha espresso il proprio parere favorevole in merito all’inclusione dei Dottori commercialisti ed Esperti Contabili nell’elenco dei soggetti accreditati, sulla scorta della considerazione che i dottori commercialisti italiani “in virtù delle loro competenze tecniche, degli obblighi deontologici derivanti dalla iscrizione all’Ordine professionale e della loro oggettiva capacità di rappresentare cittadini ed imprese in ogni circostanza economicamente rilevante con la massima correttezza dovuta di fronte alle Istituzioni”, sono già largamente presenti nelle procedure di mediazione con gli Organismi di Mediazione istituiti presso tutti gli Ordini territoriali.
Perciò, grazie alle competenze e alla diffusione delle stesse sull’intero territorio nazionale, il Consiglio Nazionale, al cospetto degli interlocutori, li ha sponsorizzati come “certamente in grado di ampliare significativamente la diffusione delle procedure di conciliazione attivate anche con gli operatori delle comunicazioni, così da contribuire ad assicurare la più ampia azionabilità dei diritti tutelati”.
E ciò pur mantenendo in un alveo di soggetti qualificati e vigilati deontologicamente, il rischio di un eccessivo ampliamento dei soggetti abilitati a operare sulla piattaforma in sostituzione degli utenti interessati.
L’Autorità ha ritenuto condivisibile la richiesta, formulata dal CNDCEC, di includere i Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, di fatto parificandoli agli Avvocati, tra le categorie accreditate sulla piattaforma ConciliaWeb, e ciò in considerazione del ruolo professionale svolto e dell’esperienza della categoria in materia di ADR (alternative dispute resolution, ovvero risoluzione alternativa delle controversie). Sempre secondo la stessa Autorità, l’esistenza di un albo consultabile telematicamente, tenuto dal Consiglio Nazionale, assicura la possibilità di interconnessione con la piattaforma dell’AGCOM, così da poter verificare la sussistenza del titolo professionale richiesto.
Per l’effetto l’AGCOM, con la Delibera adottata il primo dicembre, ha integrato la definizione di “soggetto accreditato”, contemplato alla lettera t) dell’art. 1, c. 1, del relativo Regolamento, includendovi il richiamo a Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.
Dal primo aprile 2022, i legittimati ad avviare e gestire le procedure di risoluzione delle controversie in nome e per conto dei propri assistiti, risultano così individuati:
Commercialisti - Esperti Contabili e Avvocati, da sempre figure affini e fortemente collaborative, a causa dell’apertura, ai primi, della gestione delle controversie in tema di comunicazioni elettroniche, rischiano di mandare all’aria la proficua liaison professionale che li ha visti, in molte occasioni, far fronte comune.
L’AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) con la nota del 5 gennaio, ha infatti espresso preoccupazione in merito all’abilitazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili alla risoluzione delle controversie tra utenti e operatori delle comunicazioni elettroniche.
E ciò rivendicando la circostanza che le procedure conciliative stragiudiziali, anche se non celebrate innanzi all’Autorità Giudiziaria, sono appannaggio esclusivo degli Avvocati, auto-definendoli come “uniche figure professionali in grado di assicurare la migliore tutela giuridica al cliente-consumatore”.
L’Aiga, auspicando un revirement dell’Agcom e la revoca della Delibera n. 390/21/Cons, quanto meno nella parte in cui abilita alla risoluzione delle controversie i Dottori Commercialisti e gli Esperti Contabili, ha comunicato di stare già valutando l’opportunità di impugnare la delibera in questione innanzi l’Autorità amministrativa “affinché venga garantita ai cittadini una tutela legale professionale e qualificata”.