Il Ministero dell’Istruzione ha stanziato 5,2 miliardi per la realizzazione e messa in sicurezza di:
Un terzo delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destinate all’Istruzione sono state messe a disposizione per investimenti infrastrutturali: 5,2 miliardi sui 17,59 totali del fondo.
Il ministero dell’Istruzione ha pubblicato 4 avvisi, che sono consultabili online sulla piattaforma Futura, la scuola per l’Italia di domani, questo il nome scelto per il PNRR Istruzione, a sottolineare l’importanza strategica di queste risorse per la costruzione di una nuova scuola.
La piattaforma ha l’obiettivo di offrire dati, informazioni, schede sintetiche, avvisi pubblici, e permetterà anche di verificare lo stato di avanzamento di lavori e investimenti.
Gli avvisi finanziano investimenti per la realizzazione e messa in sicurezza di asili nido e scuole per l’infanzia, per la costruzione di scuole innovative, per l’incremento di mense e palestre, per la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico.
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L’avviso intende far crescere l’offerta di servizi educativi:
grazie alla realizzazione di nuovi spazi o alla messa in sicurezza di strutture già esistenti.
L’avviso è aperto alla partecipazione di tutti i comuni, che possono presentare le candidature entro il 28 febbraio 2022.
Budget: 3 miliardi di euro così divisi: 2,4 miliardi per la fascia 0-2 anni (il 55,29% di queste risorse andrà al Mezzogiorno) e 600 mln per la fascia 3-5 (40% al Mezzogiorno).
Traguardo: 1.800 interventi di nuova costruzione o messa in sicurezza per 264.480 nuovi posti.
L’avviso mira alla realizzazione di nuove scuole, mediante sostituzione edilizia, per avere plessi più innovativi, sostenibili, sicuri e inclusivi.
Si tratterà di scuole innovative dal punto di vista architettonico e strutturale, altamente sostenibili e con il massimo dell’efficienza energetica, inclusive e in grado di garantire una didattica basata su metodologie innovative e su una piena fruibilità degli ambienti didattici.
Una volta individuate le aree per la costruzione delle scuole, il Ministero dell’Istruzione bandirà un concorso di progettazione.
L’avviso è aperto a tutti gli enti locali, che possono presentare le candidature entro l’8 febbraio 2022.
Budget: 800 milioni di euro (il 40% delle risorse andrà al Mezzogiorno).
Traguardo: 195 nuove scuole che sostituiranno vecchi edifici.
L’avviso intende aumentare la disponibilità di mense scolastiche, anche per facilitare il tempo pieno, ed è rivolto esclusivamente ai comuni per le scuole di primo ciclo e alle province per i convitti.
Le candidature vanno presentate entro il 28 febbraio 2022.
Budget: 400 milioni di euro (il 57,68% delle risorse andrà al Mezzogiorno).
Traguardo: 1.000 locali e spazi nuovi o riqualificati da destinare a mense.
L’avviso intende aumentare la disponibilità di palestre e impianti sportivi, grazie a nuova realizzazione o alla messa in sicurezza di strutture già esistenti.
L’avviso è aperto alla partecipazione di tutti gli enti locali, che possono presentare la candidatura entro il 28 febbraio.
Budget: 300 milioni di euro (il 54,29% delle risorse andrà al Mezzogiorno).
Traguardo: 400 palestre o impianti sportivi nuovi o riqualificati per un totale di 230.400 mq.
L’intervento comprende infine una nota per le Regioni stanziando 710 milioni di euro per il Piano di messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole (il 40% delle risorse andrà al Mezzogiorno): le Regioni individueranno gli Enti da ammettere a finanziamento sulla base delle programmazioni regionali per garantire la messa in sicurezza e la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico esistente.
Particolare attenzione viene data al Sud, con l’obiettivo di colmare i divari esistenti: almeno il 40% dei fondi messi a bando è destinato al Mezzogiorno per dare ai territori che ne hanno maggiore carenza mense scolastiche per il tempo pieno, servizi educativi per l’infanzia, palestre, scuole nuove ed efficienti.
Più in generale, nell’attribuzione delle risorse pesano la scarsità attuale di infrastrutture nei territori, la densità della popolazione studentesca e, ad esempio, nel caso di mense e palestre, contano anche i dati relativi alle difficoltà negli apprendimenti e alla dispersione scolastica.