Speciale Pubblicato il 21/06/2021

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Fondo perduto: dal 24 giugno possibile presentare le domande per Smart money

Smart Money il fondo perduto per le start up innovative. Vediamo a chi spetta e per quali progetti.



Il MISE Ministero dello sviluppo economico sulla propria pagina internet annuncia la partenza nei prossimi giorni della presentazione delle domande per alcune misure agevolative.

In particolare, per quel che riguarda le starp up dal 24 giugno sarà possibile richiedere l’incentivo Smart Money, che prevede un contributo a fondo perduto per l’acquisto di servizi prestati da parte di incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels e altri soggetti pubblici o privati operanti per lo sviluppo di imprese innovative. 

Le risorse a disposizione sono pari a 9,5 milioni di euro.

Ricordiamo che sulla Gazzetta Ufficiale n 309 del 14 dicembre 2020 è stato pubblicato il Decreto Attuativo della misura agevolativa prevista dall’art. 38 comma 2 del Decreto Rilancio e in particolare il fondo perduto per il rafforzamento del sistema delle start up

La misura nota come Smart Money mira a favorire il rafforzamento del sistema delle start-up innovative italiane nella realizzazione di progetti di sviluppo facilitando l’incontro con l’ecosistema dell’innovazione. 

L'ecosistema della innovazione è una rete di persone, entità, risorse e strutture che uniscono gli utenti per facilitare la nascita di nuovi prodotti, idee, metodi, sistemi, stili di vita e forme mentali.

Le previste agevolazioni sono concesse a fronte di due condizioni:

Possono operare nell’ambito degli interventi “Smart Money” i seguenti attori dell’ecosistema dell’innovazione:

Possono attuare gli interventi nel capitale di rischio i seguenti ulteriori attori:

Le modalità e i termini di apertura dello sportello per la presentazione delle domande per ottenere le agevolazioni saranno rese disponibili nella sezione apposita del sito del soggetto gestore INVITALIA all'indirizzo  www.invitalia.it 

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A chi si rivolge

Possono beneficiare delle agevolazioni le start-up innovative che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione:

Visita qui la pagina di INVITALIA dedicata alla misura

Piani di attività ammissibili

Per accedere alle agevolazioni, le start-up innovative devono presentare un progetto di sviluppo avente le seguenti caratteristiche:

  1. essere basato su una soluzione innovativa da proporre sul mercato, già individuata al momento della presentazione della domanda di agevolazione, sebbene da consolidare negli aspetti più operativi, che soddisfi esigenze che rendano il progetto scalabile;
  2. prevedere l’impegno diretto dei soci dell’impresa proponente e/o di un team dotati di capacità tecniche e gestionali adeguate, in termini di apporto tecnologico e lavorativo o, in alternativa, prevedere il consolidamento del team e di tali capacità tramite la ricerca di professionalità reperibili sul mercato;
  3. essere finalizzato a realizzare il prototipo (Minimum Viable Product) o la prima applicazione industriale del prodotto o servizio per attestare i feedback dei clienti e/o investitori.

Sono ammissibili alle agevolazioni i piani di attività con una durata non inferiore a 12 mesi, che prevedono l’acquisizione di servizi finalizzati ad accelerare e facilitare la realizzazione del progetto di sviluppo. 

I servizi che accelerano la realizzazione del progetto ammesso devono essere erogati dagli attori dell’ecosistema dell’innovazione abilitati e possono riguardare i seguenti ambiti:

Le spese devono essere:

L'agevolazione è concessa nella forma di contributo a fondo perduto, in misura pari all’80% delle spese sostenute e ritenute ammissibili per l’attuazione dei piani di attività, nel limite massimo di 10.000,00 euro per start-up innovativa.

Il contributo è riconosciuto ai sensi del “de minimis” e nel rispetto dei limiti previsti dal regolamento (UE) n. 1407/2013, ai sensi del quale l’aiuto massimo concedibile per ciascuna “impresa unica” non può superare l’importo di euro 200.000,00 nell’arco di tre esercizi finanziari.

Investimenti nel capitale di rischio

Gli investimenti in capitale di rischio delle start-up innovative riguardano le start up che abbiano già beneficiato del sostegno ai piani di attività al fine di accompagnarne l’ulteriore crescita. 

L'investimento in equity deve avere le seguenti caratteristiche:

Il versamento delle risorse previste dall’investimento nel capitale di rischio deve essere effettuato, pena la revoca del contributo concesso, entro 6 mesi dalla data di deliberazione del medesimo.

A fronte dell’investimento nel capitale dell’impresa operato da un attore dell’ecosistema dell’innovazione, alla medesima impresa è riconosciuto un’ulteriore agevolazione nella forma di contributo a fondo perduto, in misura pari al 100% dell’investimento nel capitale di rischio attuato dagli attori dell’ecosistema dell’innovazione abilitati, nel limite complessivo di 30.000,00 euro per start-up innovativa.

 Il contributo è riconosciuto ai sensi del “de minimis” e nel rispetto dei limiti previsti dal regolamento (UE) n. 1407/2013 (ai sensi del quale gli aiuti massimo concedibile in de minimis per ciascuna “impresa unica” non possono superare l’importo di euro 200.000,00 nell’arco di tre esercizi finanziari).



TAG: PMI - Start up e Crowdfunding