Tutto pronto, almeno in teoria, per l’anticipazione dei trattamenti di integrazione salariale ai lavoratori previsti dal Decreto Cura Italia (n. 18-2020) per il COVID 19, da parte delle Banche ma come fare per ottenere l’accredito ? Vediamo in 3 semplici punti cosa c’è da sapere e da fare da parte del lavoratore
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Cassa integrazione guadagni e contratti di solidarietà - guida agli ammortizzatori sociali a cura di Paolo Stern
Il decreto Cura Italia ha previsto il finanziamento straordinario per circa 10 miliardi della cassa integrazione per le aziende che sospendono o riducono l’attività per l’emergenza Corononavirus a partire dal 23 febbraio 2020. Sono coperte tutte le realta produttive : aziende che contribuisocno alla CIGO, alla CIGS , ai Fondi di integrazione salariale , sia INPS che alternativi , Cassa in deroga (per le aziende sotto i 5 dipendenti).
Per ovviare alle difficoltà operative di soddisfare milioni di richieste contemporaneamente, è stata firmata una convenzione tra Governo ABI (associazione bancaria italiana ) e INPS che consente l'anticipo degli importi da parte delle banche .
L'istituto previdenziale provvede il mese dopo (secondo gli accordi firmati) al versamento agli istituti di credito di quanto dovuto. Secondo l’ultima circolare diffusa dall'ABI , l’INPS "procederà al saldo degli anticipi effettuati a favore dei lavoratori con cadenza mensile posticipata rispetto al mese di competenza" (ad esempio in questi giorni saranno liquidati gli importi anticipati relativi ai mesi di febbraio e marzo).
L’anticipo altro non è che un prestito a tasso zero, aperto sul conto corrente sul quale viene solitamente accreditato lo stipendio.
Il prestito si estingue al momento del versamento da parte dell’INPS alla banca dell’indennità prevista o, in ogni caso, entro 7 mesi dall’erogazione (attenzione quindi, in caso di problemi e mancato accredito da parte dell'INPS potrebbe verificarsi la necessità di restituire quanto anticipato dalla banca).
L’anticipazione messa a disposizione direttamente sul conto corrente per un importo forfettario massimo complessivo pari a 1.400 euro, parametrati a 9 settimane di sospensione a zero ore (ridotto proporzionalmente in caso di durata inferiore della CIG), da riproporzionare in caso di rapporto a tempo parziale.
(QUI un comodo strumento di calcolo gratuito per verificare l'importo della cassa integrazione).
Primo step è verificare se la propria banca ( dove si trova il conto corrente di appoggio dello stipendio) aderisce alla convenzione ABI per l’anticipo della cassa integrazione ai lavoratori e alle lavoratrici, anche se dovrebbe essere scontato: l’ABI ha comunicato l’altro giorno che il 98% degli istituti ha aderito.
Qui la lista aggiornata delle banche aderenti .
Contestualmente va fatta richiesta al datore di lavoro della dichiarazione sul tipo di trattamento di integrazione salariale richiesto all’INPS ( puo essere : Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) o Assegno ordinario del Fondo di Integrazione Salariale (FIS); Cassa Integrazione Guadagni in Deroga (CIGD).
Data la situazione attuale che prevede l'obbligo di distanziamento sociale, le banche raccomandano di non recarsi allo sportello ma di inviare una mail al proprio istituto specificando :
e allegando il modello di richiesta relativo alla tipologia di cassa integrazione ottenuta dall'azienda. In base alle indicazioni ricevute dal datore di lavoro il lavoratore deve scaricare e compilare il modulo predisposto dall'ABI e allegato alla Convenzione (disponibile nei siti delle banche)
• Per i dipendenti di imprese che hanno presentato domanda per trattamento ordinario di integrazione salariale va compilato l’Allegato A
• Per i dipendenti di imprese che hanno presentato domanda di trattamento integrazione salariale in deroga. Va compilato l’Allegato B
• Per i dipendenti di imprese che hanno presentato domanda di trattamento straordinario di integrazione salariale, anche in deroga CIGS, va compilato l’allegato C
Potrebbero essere richieste inoltre (dipende dall’istituto di credito)
La Banca, in caso di esito positivo circa la valutazione della richiesta, invierà all’indirizzo email verificato la documentazione contrattuale da restituire firmata e scansionata (con scanner stampante o invio di un immagine smartphone - anche questo da verificare presso il proprio istituto)
ATTENZIONE In caso di conto corrente cointestato, la documentazione di richiesta e quella contrattuale dovrà essere firmata anche dai cointestatari.