Il lockdown provocato dal COVID-19 sta determinando una decisa contrazione del giro d’affari per il sistema produttivo. Al medesimo tempo era inevitabile che innescasse un circolo vizioso nel ciclo degli incassi e pagamenti determinando per molte imprese difficoltà finanziarie ed una tensione di liquidità.
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La gravità della crisi ha portato il Governo ad individuare alcune azioni immediate che potessero dare ossigeno alle imprese. Il crollo dei ricavi e l’assenza di una prospettiva di ripresa della domanda nel breve termine, ha portato l’attenzione in primo luogo alla preservazione delle disponibilità di cassa mettendo in campo la possibilità per le imprese di ritardare alcuni pagamenti tributari, attivare moratorie verso il sistema bancario, accedere alla CIG.
A queste azioni se ne aggiungono altre con l’obiettivo di far arrivare, tramite il sistema bancario e con la garanzia dello Stato, la liquidità necessaria al sistema produttivo. Infatti, dopo i 350 miliardi contenuti nel pacchetto di norme del decreto Cura Italia, il Governo ha mobilitato ulteriori 400 miliardi con l’obiettivo di garantire prestiti alle aziende italiane.
Nonostante le azioni governative, per le imprese rimane elevato il rischio di ritrovarsi nei prossimi mesi nella situazione di deficit finanziario e di non riuscire ad onorare i propri debiti.
Per questo motivo, proprio in questo momento così incerto, appare fondamentale per l’imprenditore valutare se le azioni messe in atto o pianificate per i prossimi mesi possano consentire di mettere in sicurezza la propria azienda.
Il Business Plan rappresenta lo strumento cardine che definisce gli obiettivi strategici dell’impresa e le conseguenti azioni che si intende porre in atto al fine di conseguirli. Come specificato dal CNDCEC[1], esso è da intendersi come l’insieme delle tecniche e strumenti impiegati dalle organizzazioni aziendali per:
Il business plan, pertanto, prevede tipicamente sia una parte qualitativa e descrittiva, sia un’altra quantitativa che riporta i bilanci prospettici: conto economico, stato patrimoniale e rendiconto finanziario del periodo previsionale preso in esame. A seconda delle ipotesi potranno essere costruiti molteplici scenari previsionali capaci di mettere in luce la relazione tra ipotesi ed i possibili risultati.
A seconda del ciclo di vita dell’azienda e delle esigenze dell’imprenditore, il business plan è uno strumento indispensabile per diverse finalità. È infatti necessario per valutare, a seconda della situazione in esame:
Una volta elaborato, il business plan rappresenta la bussola che guida l’operatività d’impresa ed al contempo un cruscotto per il controllo di gestione al fine di far emergere prontamente eventuali scostamenti che richiedono l’attivazione delle necessarie azioni correttive.
[1] Linee Guida alla Redazione del Business Plan, CNDCEC.
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