E' in corso nelle Commissioni al Senato l'esame della legge di conversione del decreto 101 2019 sulla tutela del lavoro precario (riders , LSU ), sulla validita della DSU ai fini ISEE e sulla risoluzione delle crisi aziendali . Il decreto legge deve essere convertito entro il
La novità principale del decreto legge n. 101/2019 era la nuova disciplina che dovrebbe fornire le tutele per i lavoratori organizzati tramite piattaforme digitali, in particolare i ciclofattorini (cd. riders). In particolare il decreto prevede che :
Piu precisamente, come illustrato nella la relazione tecnica parlamentare, prevede che:
E' stato anche presentato il 3 ottobre scorso un emendamento del Governo che conferma la distinzione tra lavoratori continuativi, che saranno assimilati ai subordinati e lavoratori occasionali, con le tutele descritte sopra , ma che interviene su un articolo del Jobs Act cancellando il concetto di "etero-organizzazione" rispetto a tempi e luoghi di lavoro, da parte dell'azienda per definire il lavoro subordinato , e rendendo possibile l'applicazione delle relative tutele, molto piu ampie, anche a questo tipo di lavoratori.
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L’ Ispettorato Nazionale del Lavoro ascoltato in Commissione lavoro nel corso dell'esame, ha evidenziato come l’attuale formulazione del DL 101/2019 possa dare adito ad una serie di incertezze applicative. Difatti:
• si potrebbe creare una diversificazione del regime di tutele a secondo che il lavoratore autonomo svolga la prestazione in maniera del tutto occasionale ovvero con carattere di continuità. La continuità/occasionalità della prestazione diventerebbe la discriminante fra due categorie di riders: quelli parasubordinati etero-organizzati, destinatari delle tutele previste dal Jobs Act, e quelli occasionali a cui si applicherebbero le tutele minori del DL n. 101/2019;
• il decreto contiene un riferimento specifico all'uso delle biciclette per le consegne come elemento per individuare i soggetti da tutelare . Sarebbe auspicabile invece eliminare tale riferimento, ricorrendo magari al criterio utilizzato nella direttiva UE 2019/1152 (tre ore di lavoro medio a settimana in un periodo di quattro settimane).
Il Presidente dell’ INPS ha evidenziato durante l’audizione come il fenomeno riders e quello più ampio della GIG Economy non siano nemmeno presenti negli archivi dell’ Istituto per l’assenza di un codice contratto che li definisca. Inoltre osserva che larga parte di questi lavoratori sono autonomi occasionali con l’obbligo d’iscrizione alla Gestione Separata solo quando il reddito supera i 5000 euro annui . Il Presidente ha, dunque, suggerito di ridurre la franchigia per la prestazione occasionale dei riders, portandola a 2 mila euro. in modo da allargare la platea dei riders destinatari delle tutele della Gestione Separata .
Un ulteriore suggerimento riguarda l’istituzione di una piattaforma INPS – INAIL per la tracciabilità del lavoro dei riders dal momento in cui accetta la domanda fino a quando avviene la consegna.
ASSODELIVERY, la associazione delle aziende di food delivery che rappresentano il 90 % del mercato italiano hanno affermato che le prestazioni dei riders sono del tutto flessibili per questo l' inquadramento dei lavoratori è necessariamente come lavoro autonomo.
Viene proposto di seguire il modello francese che prevede tutele per il lavoro autonomo in presenza di un accordo firmato tra riders e piattaforma.
Anche Assodelivery sottolinea alcune criticità nel DDL 1476 di conversione del DL 101/2019, tra cui la limitazione dei compensi attraverso il concetto di "prevalenza" della paga oraria su quella a cottimo., che porterebbe tra l'altro a na distorsione nel calcolo del premio assicurativo INAIL non proporzionale al lavoro e ai compensi versati.
Anche l'associazione di ciclofattorini “ 800 Riders contro il decreto” esprime un no a considerarsi lavoratori subordinati e non è d'accordo sul divieto di cottimo . Questi riders ricordano che per le modalità di lavoro il cottimo è la forma più naturale di remunerazione, e l'introduzione di un salario minimo orario “ prevalente”, rischierebbe di diminuire i compensi effettivi . Gli 800 riders chiedono invece che la legge regolamenti altri aspetti come:
Posizione diversa invece hanno espresso altri lavoratori organizzati nel gruppo FIRENZE RIDERS i quali chiedono di :