Il riscatto della laurea consiste nel versamento all'INPS di un importo destinato ai contributi previdenziali per gli anni di studio universitario, come se fossero stati invece impiegati al lavoro.
In questo modo si può aumentare l'importo dell'assegno pensionistico e anticipare il momento della pensione, in misura pari al numero di anni riscattati.
Il versamento dell'importo può anche essere fatto a rate.
L'opportunità è sempre da tenere presente in particolare in questo periodo di carriere lavorative che partono tardi e di prospettive pensionistiche sempre piu magre per i lavoratori piu giovani , soggetti al sistema di calcolo contributivo . Questa possibilità risulta utile per raggiungere il minimo contributivo indispensabile al pensionamento,.
Si ricorda anche che la legge di bilancio 2019 ha previsto una forma agevolata di riscatto con un costo ridotto (Leggi anche Riscatto laurea agevolato nuove precisazioni ) introdotta con il decreto-legge 4-2019 (qui il testo della legge di conversione n. 26 2019). (vedi ulteriori dettagli sotto)
I punti principali da tenere presente in generale, in tema di riscatto laurea sono i seguenti:
Vediamo di seguito più approfonditamente i costi, i vantaggi e le diverse modalità per effettuare il riscatto della laurea e i servizi forniti dall'INPS con il simulatore gratuito.
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I titoli di studio riscattabili ai fini previdenziali sono:
Il periodo di riscatto parte dal 1 novembre dell'anno di iscrizione e vale al massimo per la durata legale del corso, quindi gli anni "fuori corso" non sono riscattabili.
Si puo richiedere il riscatto di periodi parziali del corso di laurea se non si è interessati al riscatto totale (ad esempio perché non serve per raggiungere l'età minima per la pensione oppure se ricade in un periodo con metodo di calcolo non conveniente, come quello contributivo).
Se durante il corso di studio ci sono periodi già coperti da contributi obbligatori, questi non possono essere oggetto di riscatto.
La domanda va presentata all'INPS in forma telematica sul sito www. inps.it. Per l'accesso telematico va utilizzato il proprio codice identificativo PIN INPS ( ma solo fino al 30 settembre) oppure le credenziali SPID, CIE o CNS
Va tenuto conto che le diverse gestioni (Dipendenti pubblici INPDAP, FLDP privati, Ex Enpals) hanno metodi di calcolo dei costi differenziati. Anche i tempi di risposta dell'INPS variano a seconda della gestione interessata.
Le modalità dettagliate per la richiesta alle diverse gestioni previdenziali sono state illustrate dall'INPS nella circolare 77/2011.
Gli iscritti alle Casse previdenziali private, come i professionisti iscritti agli Ordini, devono fare riferimento ai Regolamenti di ciascuna Cassa.
Sul collegamento con la ricongiunzione dei contributi vedi anche Riscatto laurea e ricongiunzione: nuova procedura.
Il sistema di calcolo del costo del riscatto laurea dipende sia dalle gestioni previdenziali interessate che dal momento temporale in cui si colloca il periodo di studi.
RISCATTO FISSO PER GLI INOCCUPATI (L. 247/2007)
Il riscatto è possibile anche a chi non risulti iscritto ad alcuna gestione previdenziale e non abbia quindi versato mai contributi. In questo caso il costo è fissato ogni anno sulla base del minimo contributivo richiesto agli iscritti alla Gestione separata artigiani e commercianti INPS, moltiplicato per 33%.
Per il 2018 era pari a 5.184,3 euro, per il 2019 ammonta a 5240 euro circa.
Questa è la formula perfetta per chi si è appena laureato e deve ancora iniziare a lavorare e puo contare sull'aiuto dei genitori . Infatti il costo, oltre che basso, è anche detraibile al 19% da chi sostiene la spesa.
VERSAMENTO DEL RISCATTO
I costi così determinati possono essere versati in un unica soluzione oppure a rate, fino ad un massimo di 120 in 10 anni.
Nella gestione lavoratori dipendenti privati (FPLD) se si raggiunge la pensione nel periodo di rateizzazione, le rate rimanenti vanno versate tutte insieme.
Il pagamento puo avvenire:
Il mancato pagamento dell'importo totale o della prima rata equivale a rinuncia al riscatto della laurea. Si puo comunque riproporre successivamente una nuova domanda.
ESEMPIO 1
Ipotizziamo che un soggetto voglia riscattare n.4 anni di laurea che si collochino dopo il 31/12/1995 e che presenti domanda di riscatto nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti il 30 marzo 2011;
considerando una retribuzione lorda nel periodo 01/04/2010 – 31/03/2011 pari a €.32.170,00: l’importo da pagare per riscattare n.4 anni è pari a €.42.464,4 (32.170 x 33% =10.616,1 x 4 anni = €42.464,4€
ESEMPIO 2
Nel caso di una persona nata il 7.4.1971 che voglia riscattare 4 anni di corso di laurea prima del 1.1.1996, con 11 anni di anzianità contributiva che abbia fatto richiesta il 7.9.2011 e una retribuzione media di 35.949 €: l'importo da pagare è pari a 65.304 €.
Sul sito INPS è disponibile un simulatore che permette il calcolo e la valutazione dei costi del riscatto nelle forme tradizionali.
Il decreto legge n. 4 2019 ha previsto la possibilità di riscattare gli anni di studio per il conseguimento della laurea, se situati dopo il 1995, in forma agevolata
In questa forma il riscatto ha per tutti un costo fisso ( nel 2023 circa 5.775 euro - i valori 2024 devono ancora essere ufficializzati dall’Inps).
Il risparmio è di circa il 50% sul metodo di calcolo normalmente previsto per i lavoratori occupati basato sull'aliquota previdenziale IVS.
La norma è stabile cioè non ha scadenza ma ha alcuni paletti per l'applicazione:
Inoltre come per le altre forme di riscatto della laurea il massimo di annualità riscattabili è quello definito dal corso legale degli studi (ad es. 5 per giurisprudenza) e non quelli effettivamente utilizzati, cioè gli anni di studio "fuori corso" sono esclusi.
Il costo del riscatto agevolato è stato calcolato con le stesse modalità di quello destinato agli inoccupati: moltiplicando l’aliquota contributiva Ivs vigente (33%) per il reddito minimo soggetto a imposizione della Gestione Inps di artigiani e commercianti.
Il metodo ordinario prende invece come riferimento l’ultima retribuzione imponibile del lavoratore cui viene applicata la percentuale del 33 per cento.
In questo caso però l'incremento dell'assegno pensionistico sarà basso perche il montante contributivo è ridotto (Il Sole 24 ore ha calcolato una media di 20 euro mensili lordi in meno per ogni anno riscattato ).
Anche in questo tipo di riscatto gli oneri sono deducibili fiscalmente , con possibile rateizzazione del pagamento fino a 120 rate mensili (10 anni).
L'eliminazione del requisito di ingresso legato all'età che era stato inizialmente previsto non ha un impatto particolarmente significativo: si puo presumere siano pochi oggi gli over 45 che hanno conseguito la laurea dopo il 1996.
In materia l'Istituto di previdenza ha pubblicato una circolare, n. 106 2019 che riepiloga le modalità di applicazione della disciplina dopo la conversione in legge del decreto 4 2019
L'istituto ha precisato che i beneficiari sono coloro che abbiano studiato - per i periodi in corso legale - dal 1996 in poi e, in particolare, per chi ha studiato solo in parte dopo il 1995, i periodi in corso successivi potranno essere riscattati a scelta:
L’Istituto ricorda infine che la detraibilità del 50 % degli oneri prevista per la pace contributiva non si applica al riscatto agevolato della laurea.
L'onere quindi è solo deducibile fiscalmente.
Leggi anche Dichiarazione 730 2022 come indicare i contributi per riscatto del corso di laurea
Sono state pubblicate nel 2020 sono state pubblicate due Risposte dell'Agenzia su casi particolari concernenti la deducibilità degli oneri di riscatto versati per i periodi di studio ai fini della laurea:
Con la risposta n. 482 del 19 ottobre 2020 nell'analizzare il caso di un dipendente pubblico e alla deducibilità dei contributi previdenziali versati facoltativamente alla gestione della forma pensionistica obbligatoria di appartenenza, relativi al riscatto degli anni di laurea ai fini di buonuscita, l'agenzia specifica, citando i precedenti (risoluzione 3 marzo 2011, n. 25/E, risoluzione 12 settembre 2002, n. 298 e circolare 8 luglio 2020n.19/E) che sono sempre deducibili i versamenti per qualsiasi causa, ad esempio:
Ulteriori dettagli nell'approfondimento Contributi volontari sempre deducibili.
Nella Risposta 490 del 21 ottobre 2020 pero' l'Agenzia afferma che il riscatto di laurea finanziato dall'azienda come incentivo all'esodo volontario dei lavoratori versato direttamente all'INPS:
Vedi per approfondire anche l'articolo Riscatto laurea come incentivo all'esodo
Sulle modalità generali di indicazione nella dichiarazione dei redditi dei contributi versati per i familiari leggi anche Contributi riscatto laurea di familiari a carico: indicazione in dichiarazione
Con il messaggio 1512 2022 l'Istituto è intervenuto con una importante novità: il riscatto della laurea può essere riconosciuto anche se nel percorso universitario i crediti risultino inferiori a quelli previsti, se associati ad attività formative diverse come esperienze lavorative, tirocini, corsi professionalizzanti purchè riconosciuti dall'università attraverso l'attribuzione di crediti formativi universitari (CFU).
In sostanza il numero di anni di corso "regolare" può essere ridotto, abbreviando la durata degli di anni effettivi di iscrizione all’ateneo di riferimento.
ATTENZIONE La procedura deve partire dalla richiesta dello studente, con le modalità previste dal singolo ateneo.
Leggi ulteriori dettagli in Riscatto laurea anche con mix di studio e lavoro
Si segnalano infine due utili applicazioni sul portale Inps :
Leggi in proposito Riscatto laurea calcolo online: nuovo servizio aggiornato