Il decreto legge per la realizzazione del Reddito di Cittadinanza e Quota 100 è stato pubblicato in Gazzetta ed è in vigore dal 29 gennaio 2019.
Il decreto è suddivisto in due parti:
Si ricorda che il decreto-legge essendo , in teoria , un provvedimento dettato da motivi di necessità e urgenza decadrà dopo 60 giorni e per la conversione in Legge è necessario anche il passaggio in Parlamento con la discussione e il voto delle Camere, che potrebbe portare ulteriori modifiche. L'esame inizia in questi giorni in Commissione al Senato.
Le principali novità rispetto alla bozza precedente riguardano:
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Il Reddito di cittadinanza sarà in vigore da aprile 2019 (cio significa che se l'attuazione pratica dovesse ritardare i beneficiari avranno comunque diritto agli arretrati a partire da questa data) viene definito misura di politica attiva e di contrasto alla povertà e "costituisce il livello essenziale delle prestazioni nei limiti delle risorse disponibili" (4,6 miliardi secondo l'ultima bozza del decreto).
E' prevista infatti una cd. clausola di salvaguardia, che prevede che: "in caso di esaurimento delle risorse disponibili la compatibilità finanziaria è ristabilita con la rimodulazione dell'ammontare del beneficio". Cio significa che in quel caso gli importi potrebbero essere rivisti al ribasso, in base alle richieste che perverranno.
Vediamo i requisiti e le caratteristiche economiche:
In Conferenza Stampa il Ministro del lavoro ha affermato che l'importo dovrà essere speso interamente nel mese, pena la cancellazione del credito.
Gli obblighi per il cittadino
Agevolazioni per le aziende
Sanzioni
Si prevede in caso di dichiarazioni false, con dolo, in merito al reddito o a patrimoni nella procedura di richiesta del beneficio, la reclusione da 2 a 6 anni e il divieto di chiedere nuovamente il RDC per i successivi 10 anni, oltre alla decadenza dal beneficio.
Viene prevista la stessa pena anche per chi collabora con il beneficiario per favorire l'illegittima fruizione del RDC.
L'omessa comunicazione della variazione di reddito o patrimonio entro 15 giorni è punita con la reclusione da 1 a 3 anni.
Si decade dal beneficio del reddito di cittadinanza in caso di:
Per la mancata partecipazione alle misure di formazione o riqualificazione al lavoro viene decurtata una mensilità del beneficio per le prime due assenze e alla terza si decade dal beneficio.
Il nuovo pensionamento anticipato con Quota 100, che interessa i lavoratori che intendono andare in pensione con 62 anni di età e 38 di contributi versati, parte da aprile 2019. Il requisito dei 38 anni puo essere conseguito anche attraverso il cumulo dei periodi assicurativi in gestioni previdenziali diverse.
Nn sono previste penalizzazioni sull'importo degli assegni ma ovviamente queste pensioni saranno piu basse (fino a circa il 20%, a seconda del numero di anni di anticipo effettivo) rispetto alla pensione di vecchiaia che si maturerebbe continuando a lavorare e versare i contributi fino a 67 anni, cinque anni in più.
Quella su Quota 100 è una norma sperimentale di durata triennale (dal 2022 si intende regolamentare l'introduzione di Quota 41 come limite per il pensionamento anticipato per tutte le categorie).
Per chi va in pensione con Quota 100 sarà vietato il cumulo con redditi da lavoro fino alla pensione di vecchiaia, ad eccezione di quelli da lavoro autonomo occasionale per un massimo di 5mila euro annui.
Non potranno richiederlo i lavoratori che hanno già scelto l'isopensione (Legge Fornero) cioè l'anticipo pensionistico fino a 7 anni supportato da versamenti contributivi dell'azienda.
La misura dovrebbe richiedere per il 2019 quasi 4 miliardi e sarà sotto lo stretto controllo dei conti da parte della Commissione europea . Con questa riforma , tenendo conto anche degli altri ampliamenti (Opzione donna e Ape sociale ) la spesa previdenziale crescerà sensibilmente rispetto ai 291 miliardi già previsti per il triennio, e dipenderà ovviamente anche dalle effettive percentuali di adesione dei lavoratori in possesso dei requisiti.
Per la realizzazione del Reddito di Cittadinanza (gestione delle domande, controlli preventivi dei requisiti economici, offerte di lavoro e percorsi formativi a carico dei Centri per l'Impiego e ANPAL, gestione delle agevolazioni ai datori di lavoro e delle misure di sostegno da parte di comuni), il decreto richiede l'emanazione di diversi decreti e circolari attuative .
Dal punto di vista tecnico è prevista la realizzazione di due nuove piattaforme telematiche: una denominata SIUPL per il coordinamento dei Centri per l'impiego, e una, SIUSS, per il coordinamento dei Comuni.
Per l'erogazione è prevista una apposita carta di acquisto digitale RDC emanata da SOGEI (tramite Poste italiane) La carta permettera prelievi di contante fino a 100 euro mensili parametrati alla scala di equivalenza, per ciascun beneficiario.
Le tappe per le richieste dei cittadini dovrebbero essere le seguenti :
Contemporaneamente le imprese che hanno posti di lavoro disponibili potranno comunicare il loro interesse sulla piattaforma telematica dedicata al RDC per cui in caso di assunzione dei soggetti beneficiari di Reddito di Cittadinanza otterranno lo sgravio contributivo previsto .
Il decreto si occupa anche di altri aspetti in materia previdenziale. Vediamo in sintesi tutte le novità.
OPZIONE DONNA
Riguardo il pensionamento anticipato per le donne introdotto dal D.lgs. N. 180 1997 che potra essere richiesto anche nel 2019 da lavoratrici con anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e :
va ricordato che questo regime prevede anche ampie finestre di decorrenza cioè l'assegno pensionistico viene erogato dopo 12 mesi dalla maturazione dei requisiti per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le lavoratrici autonome.
Viene prorogata di un anno la sperimentazione dell'indennità per anticipo pensionistico detto APE SOCIALE, a carico dello Stato, per i lavoratori che abbiano compiuto di 63 anni e almeno 30 anni di contributi versati e si trovino in condizioni svantaggiate (disoccupati, invalidi, o che assistono un familiare disabile ). Per gli addetti a mansioni gravose o usuranti il requisito richiesto è di 36 anni.
Per le donne invece il requisito contributivo è ridotto di 12 mesi per ogni figlio con un massimo di 2 anni.
PACE CONTRIBUTIVA
Si tratta della possibilità i versare eventuali contributi mancanti all'INPS per il periodo dal 1° gennaio 1996 e fino a 5 anni con un massimo di 60 versamenti mensili di importo non inferiore ai 30 euro, senza interessi né sanzioni. Le somme saranno detraibili ai fini Irpef per il 50%. Il versamento potrà essere effettuato anche dalle imprese destinando a questo fine i premi di produttività spettanti al lavoratore, quindi con deducibilità dal reddito d’impresa.
AGEVOLAZIONI FISCALI PER USCITE ANTICIPATE E ASSUNZIONI
Per favorire il ricambio generazionale le aziende avranno la possibilità di finanziare con i Fondi bilaterali l’uscita anticipata fino a tre anni rispetto a Quota 100 (per i lavoratori che oggi hanno 59 anni e 35 di contributi), in presenza di una nuova assunzione per ogni lavoratore in uscita.
RISCATTO LAUREA AGEVOLATO
Viene introdotta la possibilità di riscattare gli anni di studio in forma agevolata per chi ha meno di 45 anni . In particolare il riscatto costerà per tutti una quota fissa di 5.241,30 euro per ogni anno di studio, con un risparmio di piu del 50% . La norma è stabile cioè non ha scadenza ma ha alcuni paletti per l'applicazione:
Va sottolineato che questo tipo di riscatto del periodo di studi per la laurea non aumenta l'importo dell'assegno pensionistico ma è valido solo per raggiungere il requisito contributivo richiesto per l'accesso.
Inoltre come per le altre forme di riscallo della laurea il massimo di annualità riscattabili è quello definito dal corso legale degli studi (ad es. 5 per giurisprudenza) e non quelli effettivamente utilizzati dal singolo studente.
BLOCCHI ADEGUAMENTO ETA' PENSIONE-SPERANZA DI VITA
Il provvedimento prevede anche il blocco all’aumento di 5 mesi del requisito per la normale pensione anticipata, che resta dunque di 42 anni e 10 mesi (un anno in meno per le donne), indipendentemente dall’età. Per l'errogazione effettiva pero è prevista una finestra ritardata di tre mesi.
Stesso meccanismo per i lavoratori «precoci», che potranno ancora andare in pensione dopo 41 anni di contributi, e non 41 anni e 5 mesi, più la «finestra» di tre mesi.
Questa sospensione del meccanismo previsto dalla Legge Fornero non è stabile ma ha, per ora , una durata di 7 anni, dal 2019 al 2026.