Speciale Pubblicato il 31/10/2023

Tempo di lettura: 9 minuti

Bonus asilo nido: tutte le regole

di Susanna Finesso

Guida al Bonus Asilo Nido/Supporto domiciliare. Chi ha diritto, importi, come si fa domanda; cumulabilità, decadenza e altri chiarimenti INPS



Il Bonus  asilo nido è   una misura strutturale (cioè che non scade) e consiste in un   contributo economico   ai  genitori di figli nati, adottati o affidati fino a tre anni d’età  per (a scelta):

  1. le spese di frequenza dell’asilo nido oppure
  2. per spese di baby sitter  presso la propria abitazione, in caso di bambini  che non possono frequentare l’asilo perché affetti da gravi patologie. 

Per l'invio della domanda si può utilizzare personalmente il  servizio online dedicato sul sito INPS oppure ci si può rivolgere  ai patronati.

Gli importi dei contributi sono stabiliti in base all’ ISEE minorenni, come segue:

Se non si presenta l'ISEE valido, INPS eroga l’importo minimo.

Le istruzioni 2022 sono state fornite dall'INPS  con il messaggio n. 925 2022  (Qui  i dettagli) 

E'  stata comunicata in data 11 aprile la proroga per il caricamento delle fatture delle rette degli ultimi mesi del 2022 al 30 giugno 2023.(Qui i dettagli)

Per il 2023 è stato pubblicato il messaggio 889 del 3 marzo 2023  sulla riapertura della piattaforma delle nuove domande avvenuta  27 febbraio 2023.  Vedi i dettagli in Bonus nido 2023 domande al via 

Leggi anche ISEE cos'è e come si ottiene e     ISEE quali documenti servono per la domanda?

Rivediamo  di seguito le  regole  generali.  E' disponibile sul sito INPS anche un video tutorial che illustra  in dettaglio le modalità di richiesta.


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Bonus nido: requisiti, come fare domanda

Il bonus nido /supporto domiciliare è un  contributo  economico, cui ha diritto ogni bambino  fino a tre anni da utilizzare:

  1. Nel primo caso gli assegni vengono erogati mensilmente alla famiglia, in 11 rate. Il genitore deve presentare copia delle  ricevuta di pagamento delle rette dell'asilo. Il contributo mensile erogato dall’Istituto non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta.
  2. Nel secondo caso  invece il contributo arriva  ai richiedenti in una unica soluzione, a seguito di presentazione di un’attestazione rilasciata dal pediatra  che dichiari “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una  grave patologia cronica” per l’intero  anno di riferimento.

Nel messaggio 802 2021 INPS  ricordava che ,  visti i differenti importi legati alle diverse fasce ISEE se non viene presentato un ISEE minorenni aggiornato il contributo sarà erogato con l'importo minore, e sarà eventualmente conguagliato,  al momento della presentazione dell'Indicatore , con le mensilità successive

Nessun adeguamento invece è previsto per il contributo per il supporto domiciliare, in quanto pagato in unica soluzione.

CHI HA DIRITTO AL BONUS ASILO NIDO L. 232/2016 

I  requisiti generali del soggetto richiedente  sono:

Come fare domanda per il Bonus asilo nido

Il contributo va richiesto con una delle seguenti modalità:

Nel momento in cui viene presentata l’istanza bisogna specificare quale  forma di agevolazione si richiede e per quale anno  e mese scolastico, nel caso degli asili nido.

Nel caso in cui il richiedente intenda accedere al bonus asilo nido dovrà specificare:

Alla presentazione della domanda dovrà essere allegata la documentazione che dimostra il pagamento almeno della retta relativa al primo mese di frequenza  oppure la documentazione da cui risulti l’iscrizione o comunque l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino.

vedi sotto la procedura per allegare le fatture

Bonus per supporto domiciliare  

In caso di richiesta del bonus per il supporto a bambini fino a tre anni che non possono frequentare l'asilo, come detto,  va allegata alla domanda una dichiarazione del pediatra di base che attesta tale impossibilità per tutto l'anno di riferimento.

L’INPS provvede  nelle modalità di pagamento indicate nella domanda (bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN).

Vengono erogati anche eventuali arretrati tra il momento della richiesta e  quello dell'erogazione ma sempre nel limite di 3 annualità totali. 

L’utente che opta per l’accredito su un conto con  IBAN è tenuto a presentare anche il modello SR163, a meno che tale modello non sia stato già presentato all’INPS in occasione di altre domande.

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Bonus nido : decadenza dal diritto e cambio intestatario

L’erogazione del bonus decade in caso di perdita di uno dei requisiti di legge o di provvedimento negativo del giudice che determina il venir meno dell’affidamento preadottivo. In particolare se  si verifica uno dei seguenti eventi:  

l’INPS interrompe l’erogazione dell’assegno a partire dal mese successivo all’effettiva conoscenza.

E' però possibile  il subentro nel beneficio da parte di un soggetto diverso, come l'altro genitore,  se in possesso dei requisiti. 

Il cambio di intestatario va richiesto  entro 90 giorni dal verificarsi di una delle cause di decadenza .

Cumulabilità con altri bonus e con il welfare aziendale

Il bonus  asilo nido non è cumulabile:

E' sempre cumulabile, invece, con l'assegno unico universale per i figli.

Leggi in proposito Assegno Unico figli: regole e tabelle  e Assegno Unico 2023 chi deve fare domanda

Ti puo interessare lo  strumento di calcolo in excel per l'Assegno Unico 2023  con gli aumenti previsti dalla nuova legge di bilancio

CUMULABILITA' CON FRINGE BENEFITS 

La compatibilità  di questo bonus asilo nido con l’esenzione  delle spese per l'asilo dal reddito imponibile segue regole particolari  nel caso in cui il lavoratore riceva dal datore di lavoro  benefits aziendali per  servizi di educazione e istruzione dei figli .

L’Agenzia delle Entrate ha precisato (risposta ad Interpello n. 164 del 28.12.2018) infatti che l'esenzione dall'IRPEF  delle spese per l'asilo nido   se tali spese "non siano rimaste effettivamente a carico del contribuente"   come appunto nel caso in cui sia stato ricevuto dall'INPS il bonus asilo nido che già non concorre a formare il reddito imponibile .

In questo caso l’esenzione dal reddito di lavoro dipendente opera solo sulla differenza tra l'importo del rimborso erogato dal datore di lavoro e quello relativo al contributo percepito dall'INPS , che effettivamente resta a carico del lavoratore. 

La stessa interpretazione è valida qualora il rimborso delle spese per la frequenza dell'asilo nido sia corrisposto in sostituzione del premio di risultato.

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Bonus nido: allegazione fatture e eliminazione mensilità

Le ricevute  di pagamento  delle rette successive  devono essere allegate entro la fine di ciascun mese di riferimento e, comunque,  per le richieste effettuate nel 2022, non oltre il 1° aprile 2023.   

Si deve utilizzare: 

-  la funzione “Allegati” del servizio on line di presentazione della domanda, accessibile direttamente dai cittadini in possesso di PIN Inps (o SPID o Carta Nazionale dei Servizi);

-  l’applicazione INPS mobile, attraverso il servizio “Bonus nido allegazione”.

La documentazione di avvenuto pagamento (ricevuta, fattura o attestazione del datore di lavoro per i nidi aziendali) dovrà sempre indicare:

Il documento, anche cumulativo,  deve essere allegato sempre con riferimento al mese a cui si riferisce.

Per consentire una rapida ed agevole definizione del pagamento INPS  raccomanda di 

Si seguitto due estratti dal manuale utente per compiere correttamente le due operazioni.

        1. Allegazione fatture

Utilizzando il link “Allegati domande” presente nel menù a sinistra, è possibile procedere alla funzionalità di allegazione delle fatture relative al pagamento delle rette dell’asilo nido per soli i mesi di frequenza indicati nella domanda durante la fase di acquisizione domanda.

Nel caso in cui si intenda richiedere il bonus per mensilità ulteriori rispetto a quelle già prenotate, è necessario presentare una nuova domanda, senza annullare la precedente.

Per procedere con l’allegazione è necessario selezionare dall’elenco domande la domanda protocollata riferita al minore di interesse.

        2. Eliminazione mensilità 

La funzione di rinuncia mesi permette di rinunciare a uno o più mesi richiesti in domanda.

Tale funzione è accessibile sul portale seguendo il percorso “Variazioni Domanda\ Invia Richiesta”, motivo richiesta di variazione “Rinuncia Mensilità Richieste”.

La funzione è utilizzabile per le domande di bonus nido, relative al beneficio di cui all’Art.3, ed è disponibile fino alla data termine prevista per la presentazione della documentazione di spesa

I mesi proposti per la rinuncia sono tutti quelli richiesti in domanda non ancora in corso di pagamento.

Nell’ambito di una domanda, si può rinunciare soltanto una volta a una mensilità e il processo non è reversibile.

Un mese a cui si è rinunciato può essere richiesto inserendo una nuova domanda, sempre nei limiti delle undici mensilità consentite.



TAG: Maternità, famiglia, conciliazione vita-lavoro ISEE 2024