Speciale Pubblicato il 09/01/2018

Tempo di lettura: 4 minuti

Dismissione dei beni strumentali: gli aspetti contabili

di Napolitano dott. Nicola

Gli aspetti contabili della dismissione per eliminazione volontaria e involontaria dei beni strumentali dal processo produttivo



La dismissione di un bene strumentale consiste nella sua estromissione dal processo produttivo, in quanto cessa di dare la sua utilità, e essa può avvenire per due motivi principali:

Il primo caso relativo all’alienazione riguarda la normale cessione a terzi del bene strumentale usato, con regolare emissione di fattura o in alternativa la sua cessione come permuta in concomitanza all’acquisto di un nuovo bene.

In questo speciale analizzeremo invece l’ipotesi della “eliminazionedei beni strumentali che a sua volta può essere:

Esaminiamoli singolarmente anche dal punto di vista contabile.

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Eliminazione dei beni strumentali dal processo produttivo

Abbiamo detto che l'eliminazione dei beni strumentali può essere:

Eliminazione volontaria
Quando il bene esaurisce completamente la sua utilità, o perché superato tecnologicamente, e risulta difficile la sua alienazione a terzi, il suo valore di realizzo è nullo. Si procede pertanto alla sua “rottamazione” o distruzione, che deve essere dettagliatamente documentata in base alla normativa fiscale.

Eliminazione involontaria
In questa ipotesi il bene viene estromesso dal processo produttivo aziendale per cause accidentali estranee alla gestione. E’ il caso ad esempio delle calamità naturali (alluvioni, terremoti, frane, ecc.), incendi, furti. Anche in questi casi occorre documentare la prova di quanto accaduto per il rispetto della normativa fiscale. Nella ipotesi di una eliminazione involontaria del bene strumentale va considerata anche la eventualità della presenza di una copertura assicurativa che copre, per intero o parzialmente, il danno subito.

Aspetti contabili
Le ipotesi contabili che si possono verificare sono due:

  1. Il bene è interamente ammortizzato
  2. Il bene non è interamente ammortizzato.

Nel caso 1 contabilmente è sufficiente stornare il Fondo di ammortamento al rispettivo conto del cespite.

Nel caso 2 invece occorre prima rilevare la quota infrannuale di ammortamento (ad esempio dall’1/1 alla data di eliminazione), stornare il Fondo di ammortamento al conto del cespite e infine rilevare una insussistenza passiva per il residuo non ammortizzato.

Un approfondimento va fatto circa la eventuale voce di costo Insussistenza passiva che contabilmente viene inserita nella voce B) 14) Oneri diversi di gestione del Conto Economico, ma che in sede di analisi di bilancio va fatta la distinzione se trattasi di Insussistenza ordinaria o straordinaria, con conseguente inserimento dell’importo nell’area ordinaria o straordinaria del conto Economico riclassificato.

In particolare l’Insussistenza ordinaria si ha nel caso della eliminazione volontaria del bene, mentre l’Insussistenza straordinaria nell’ipotesi della eliminazione involontaria (eventi naturali, furto, incendio, ecc.).

Pertanto, anche se nelle due ipotesi la voce di bilancio è la medesima, è bene tenere contabilmente distinti i due conti anche ai fini di un dettaglio da riportare nella Nota integrativa.

Eliminazione bene strumentale: esempio pratico e scritture contabili

Case study

Esempio 1
Si ipotizza la presenza nella contabilità di una S.r.l. di un personal computer del costo storico di euro 600,00 completamente ammortizzato e di un attrezzo industriale del costo storico di euro 3.500,00 con un fondo di ammortamento pari a euro 2.520,00. In data 15/3 si decide di eliminare dal processo produttivo tali beni poiché inutilizzati.
Le scritture contabili sono le seguenti.

15/3

FONDO AMM. MACCHINE D'UFFICIO

Demolito PC

 €        600,00

15/3

MACCHINE D'UFFICIO

Demolito PC

 €       600,00

         

15/3

AMMORTAMENTO ATTR. INDUSTRIALI

Quota 12% dal 1/1 al 15/3

 €           85,00

15/3

F.DO AMMORT. ATTR. INDUSTRIALI

Quota 12% dal 1/1 al 15/3

 €         85,00

         

15/3

F.DO AMMORT. ATTR. INDUSTRIALI

Storno fondo di ammort.

 €     2.605,00

15/3

ATTREZZATURE INDUSTRIALI

Storno fondo di ammort.

 €   2.605,00

         

15/3

INSUSSISTENZE PASS. ORDINARIE

Valore residuo

 €        895,00

15/3

ATTREZZATURE INDUSTRIALI

Valore residuo

 €       895,00

Esempio 2
In data 20/4 a causa di una alluvione una S.r.l. subisce la distruzione di un macchinario iscritto in contabilità per un costo storico di euro 60.000,00 già ammortizzato del 75% al coefficiente annuo del 15%.
Il bene è coperto da polizza assicurativa e dopo la perizia, l’indennizzo liquidato dalla compagnia in data 10/12 è di euro 5.000,00.

20/4

AMMORT. IMPIANTI E MACCHINARI

Quota del 15% dal 1/1 al 20/4

 €     2.712,00

20/4

F.DO AMMORT. IMPIANTI E MACCINARI

Quota del 15% dal 1/1 al 20/4

 €    2.712,00

         

20/4

F.DO AMMORT. IMPIANTI E MACCINARI

Storno fondo di ammort.

 €   47.712,00

20/4

IMPIANTI E MACCHINARI

Storno fondo di ammort.

 €  47.712,00

         

20/4

INSUSSISTENZE PASSIVE STRAORDINARIE

Valore residuo

 €   12.288,00

20/4

IMPIANTI E MACCHINARI

Valore residuo

 €  12.288,00

         

10/12

BANCA C/C

Incassato indennizzo assicur.

 €     5.000,00

10/12

SOPRAVVENIENZE ATTIVE STRAORDINARIE

Incassato indennizzo assicur.

 €    5.000,00



TAG: Scritture Contabili Contabilità e Bilancio PMI