E' stato pubblicato qualche giorno fa il Report annuale degli Investitori istituzionali italiani a cura del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali che analizza in modo dettagliato il mondo di Fondi Pensione Negoziali e Preesistenti, Casse di Previdenza, Fondazioni di origine bancaria, forme di Assistenza Sanitaria Integrativa e Compagnie di Assicurazione, ovvero i principali investitori istituzionali italiani.
La pubblicazione, curata da professionisti e consulenti indipendenti, fotografa la situazione anagrafica e patrimoniale ( soggetti operanti, aderenti attivi e dei pensionat) dei fondi pensione e le casse previdenziali, della dimensione delle risorse gestite, della composizione e diversificazione dei patrimoni.
In particolare interessa la situazione delle Casse privatizzate dei liberi professionisti , istituite in base ai decreti legislativi n. 509/1994 e 103/1996. Alla data del 31.12.2016 le casse professionali sono 20, con 22 gestioni previdenziali, considerando la gestione separata Inpgi 2, gestita da Inpgi e quelle dei Periti Agrari e Agrotecnici entrambe gestite da Enpaia.
A fine 2016 il numero totale degli iscritti alle casse professionali è pari a 1.621.440 comprensivi in taluni casi anche dei cosiddetti pensionati “attivi”, con una crescita rispetto all’anno precedente solo dello 0,4% (erano 1.614.839). Tra questi i pensionati sono 403.161 rispetto ai 389.697 dello scorso anno, con un aumento del 3,45%.
Le principali casse per volume di iscritti sono:
mentre la Cassa commercialisti si ferma a 66260. Si registra una crescita di circa il 2 per cento sia tra gli avvocati che i commercialisti, mentre c'è un calo dei consulenti del lavoro iscritti all'ENPACL del 1,28%
Nel complesso quindi il rapporto iscritti/pensionati è ancora positivo (4,02 iscritti attivi per pensionato) anche se in calo rispetto al 4,14 del 2015
Il flusso di nuovi contributi alle Cassa privatizzate dei liberi professionisti è stato pari a 8,3 miliardi di euro in crescita di circa il 5% rispetto all’anno precedente, mentre le prestazioni pensionistiche erogate ammontano a 4.796.015.342 euro alle quali si aggiungono prestazioni assistenziali per 266.208.621 euro in crescita del 10,4% rispetto al 2015. Si evidenzia quindi, nel raffronto con la sostanziale stabilità del numero degli iscriti, un aumento del reddito professionale.
PATRIMONI - Il totale degli attivi patrimoniali delle Casse professionali ammonta a 74.206.996.727 euro, +6,1% rispetto all’anno precedente , il quale se raffrontato alla crescita degli iscritti dello 0,4%, indica una positiva ripresa del mercato del lavoro con redditi in aumento.
La classifica delle Casse per attivo totale vede ai primi posti ENPAM, Cassa Forense, Inarcassa, CNPADC , Enasarco e CNPR mentre la cassa dei Consulenti del lavoro si ferma al 14 posto con circa un miliardo di attivo . In dettaglio:
1 ENPAM 18.890.216.750 euro
2 CASSA FORENSE 10.727.969.881 euro
3 INARCASSA 9.590.024.923 euro
4 CNPADC 7.437.695.615 euro
5 ENASARCO 7.118.033.000 euro
6 CNPR 2.402.474.376 euro
Sul totale attivo patrimoniale di 74.206.996.727 euro, gli investimenti diretti delle Casse di Previdenza ammontano a 57,3 miliardi di euro, mentre le risorse affidate in gestione tramite mandato ammontano a 16,8 miliardi di euro (circa il 23% del totale delle risorse, con differenze notevoli tra singole Casse).
Di seguito riportiamo i dati delle Casse dei liberi professionisti che hanno registrato un incremento del patrimonio netto pari o superiore all’8% tra il 2015 e il 2016. Le Casse con una crescita degli attivi maggiore dell'8% sono le seguenti:
2015 2016 incremento
ENPAPI 47.996.274 - 60.909.483 26,90%
ENPACL 936.445.171 1.025.198.963 9,47%
ENPAP 65.231.553 119.677.835,10 45,41%
ENPAV 498.251.348 552.640.338 10,91%
CASSA FORENSE 9.233.083.630 10.244.277.898 10,95%
EPPI 932.362.770 1.016.357.498 9%
EPAP 73.671.447 91.929.027 24,78%
INPGI Gest. Sep. 506.381.037 553.904.148 9,38%
ENPAIA Agrotecnici 2.569.761 2.989.201 14,03%
Il report evidenzia l’assenza di regole standard di redazione dei bilanci delle casse professionali , il che crea numerose difficoltà di verifica e confronto sia in termini di determinazione delle performance sia di trasparenza . Viene comunque riconosciuto come alcune Casse, quest’anno, siano state chiare nel redigere il bilancio e collocare correttamente gli investimenti diretti e i relativi importi, anche se l’esposizione dei bilanci e soprattutto delle performance non è comparabile con quella ben regolamentata che caratterizza ad esempio i bilanci dei Fondi Pensione o dei Fondi Complementari ( d.lgs. 252/2005, dal DM 62/2007 e dal DM n. 166/2014). Va ricordato in effetti che le Casse sono l’unico soggetto istituzionale italiano non regolamentato da questo punto di vista.
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