Speciale Pubblicato il 26/12/2017

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Sabatini-ter: come funziona l'agevolazione

di Redazione Fisco e Tasse

Chi sono i beneficiari? Come funziona l'agevolazione sabatini-ter? Quali sono le spese ammissibili? Il punto al 2017



Lo strumento agevolativo definito “Beni strumentali – Nuova Sabatini (o Sabatini – ter)”, istituito dal decreto-legge del Fare (art. 2 decreto-legge n. 69/2013), è finalizzato ad accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese (PMI) per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature.

Con la Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017) è stato prorogato al 31 dicembre 2018 il termine per la concessione dei finanziamenti per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte delle piccole e medie imprese e aumentato il contributo per certe tipologie di investimenti. Conseguentemente, il plafond di Cassa depositi e prestiti S.p.A. (Cdp) è stato incrementato fino a 7 miliardi di euro e sono stati stanziati ulteriori 560 milioni di euro, relativamente agli anni 2017-2023, per la corresponsione dei contributi a favore delle PMI.

La Legge di Bilancio 2018 ha disposto nuovi fondi e ammesso la presentazione delle domande fino ad esaurimento degli stessi.

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Questo articolo è un estratto della Circolare di approfondimento: Sabatini-ter prorogata fino al 31.12.2018

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Sabatini-ter: i soggetti beneficiari

L’agevolazione è aperta alle micro, piccole e medie imprese che operano sul territorio nazionale in tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca ed esclusi industria carboniera, attività finanziarie e assicurative, produzione di imitazioni o sostituzione del latte o di prodotti lattiero-caseari.

Possono presentare la domanda di agevolazione le imprese classificate di dimensione micro, piccola e media che alla data di presentazione della stessa:

Per beneficiare delle agevolazioni, le imprese devono avere una sede operativa in Italia. Le imprese estere, con sede in uno Stato Membro e che non hanno una sede operativa in Italia alla data di presentazione della domanda, devono provvedere alla relativa apertura entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento, pena la revoca delle agevolazioni concesse.

Sabatini ter: come funziona l'agevolazione

L’agevolazione prevede:

L’obiettivo è incentivare la manifattura digitale e incrementare l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale anche tramite l’innovazione di processo e/o di prodotto.

Il finanziamento deve essere interamente utilizzato per l’acquisto, o l’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché di hardware, software e tecnologie digitali, classificabili, nell’attivo dello stato patrimoniale, alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4, dell’art. 2424 C.C., e destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare, ovunque localizzate nel territorio nazionale.

Gli investimenti, ai fini dell’ammissibilità, devono essere destinati a:

Sabatini ter: spese ammissibili

Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla data della domanda di accesso ai contributi ovvero entro il termine previsto negli specifici regolamenti comunitari settoriali.

Per avvio dell’investimento si intende la data del primo titolo di spesa ammissibile.

Gli investimenti devono essere conclusi entro il periodo di preammortamento o di pre locazione, della durata massima di 12 mesi dalla data di stipula del finanziamento.

Sono ammissibili gli investimenti in beni strumentali che, presi singolarmente ovvero nel loro insieme, presentano un’autonomia funzionale, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano il suddetto requisito, fatti salvi gli investimenti in beni strumentali che integrano con nuovi moduli l’impianto o il macchinario preesistente, introducendo una nuova funzionalità nell’ambito del ciclo produttivo dell’impresa. Non sono in ogni caso ammissibili gli investimenti riguardanti gli acquisti di beni che costituiscono mera sostituzione di beni esistenti.

INVESTIMENTI ESCLUSI
Terreno o fabbricato da destinare a uso produttivo
Impianto elettrico e idraulico (non hanno autonoma funzionalità, non sono separabili dal bene stesso, sono iscrivibili come adattamento locali tra «altre immobilizzazioni immateriali»)
Per l’acquisto di beni che costituiscono mera sostituzione di beni esistenti, relative a commesse interne

  CASI PARTICOLARI
Aziende agricole Per le aziende agricole l’acquisto di serre è ammesso solo se, in ragione delle specifiche caratteristiche tecniche, costruttive e applicative, possano essere considerate impianti e riclassificati nell’attivo dello Stato patrimoniale alle voci B.II.2 e B.II.3
Aziende di trasporto Per le aziende di trasporti, mezzi e attrezzature sono considerati ammissibili a eccezione del trasporto merci su strada e aereo

Sono agevolabili progetti di acquisto, anche in leasing, macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, nonché hardware, software e tecnologie digitali. In particolare come sopraccennato godono del bonus maggiorato gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

SPESE NON AMMESSE
di funzionamento relative a imposte, tasse e scorte
relative al contratto di finanziamento
materiali e beni di consumo di qualsiasi importo unitario

Non sono ammissibili singoli beni di importo Inferiore a 516,46 euro, al netto dell’IVA. Qualora nell’ambito della medesima fornitura siano previsti più beni strumentali, nel loro complesso funzionali e necessari per la realizzazione dell’investimento, di valore inferiore al predetto importo gli stessi sono da considerarsi ammissibili purché riferibili a un’unica fattura di importo non inferiore a 516,46 euro.



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