L'articolo continua dopo la pubblicità
Nel corso del tempo l'utilizzo del Mod. F24 cartaceo è stato sempre più disincentivato da parte del Legislatore, a favore invece delle modalità telematiche.
Si ricorda che:
Con il D.l. 50/2017 (c.d. Manovra correttiva) il legislatore ha introdotto, per i titolari di partita Iva, ulteriori restrizioni sulle modalità di presentazione del mod. F24 con compensazione.
In particolare è stata abrogata la disposizione secondo cui, per la compensazione del credito Iva di importo superiore a 5.000 € era necessario utilizzare i servizi telematici Entratel o Fisconline, ed è stato previsto l'obbligo generalizzato di utilizzare i canali telematici messi a disposizione dall'Agenzia delle Entrate (Entratel/Fisconline) per qualsiasi somma oggetto di compensazione, sia che si tratti di Iva, sia che si tratti di imposte sui redditi, Irap, ritenute, addizionali, imposte sostitutive e crediti d'imposta (è stato così modificato il comma 49-bis dell'art. 37 del D.l. 223/2006).
La novità è entrata in vigore il 24.04.2017 anche se nella Risoluzione 57/E/2017 l'Agenzia delle entrate ha affermato che "il controllo in merito all'utilizzo obbligatorio dei servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate in presenza di F24 presentati da titolari di partita IVA che intendono effettuare la compensazione di crediti ai sensi dell'art. 17 del D.lgs 241/1997, inizierà solo a partire dal 1° giugno pv".
L'Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione 68/E/2017, qui allegata ha chiarito l'ambito di applicazione delle nuove regole sulle compensazioni elencando i codici tributo che richiedono, ai fini della loro compensazione, l'obbligo per i titolari di partita Iva di utilizzare esclusivamente i canali Entratel/Fisconline
F24 |
Soggetti |
Presentazione consentita |
A zero |
Tutti (titolari e non di partita Iva) |
Telematica, esclusivamente attraverso i servizi dell'Agenzia delle Entrate (Entratel o Fisconline) |
A debito senza compensazioni |
Privato |
Entratel/Fisconline remote/home banking/ cartacea |
Titolari di partita IVA |
Entratel /Fisconline remote/home banking |
|
A debito con compensazioni |
Privato |
Entratel /Fisconline remote/home banking |
Titolari di partita IVA per crediti IVA, imposte dirette, addizionali, IRAP, ritenute alla fonte, imposte sostitutive, crediti da quadro RU riportate nell'Allegato 2 della Risoluzione 68/E/2017 |
Telematica, esclusivamente attraverso i servizi dell'Agenzia delle Entrate (Entratel o Fisconline) |
Attenzione però a quanto evidenziato in precedenza ovvero che tra i codici indicati non sono ricompresi in quanto esclusi dai nuovi obblighi i crediti rimborsati dai sostituti a seguito di liquidazione del modello 730 e le somme erogate ai sensi del cd. Bonus Renzi (articolo 1 del D.L. n. 66 del 2014 e dell’articolo 1, commi 12 e ss., della L. n. 190 del 2014) . Ciò, ovviamente, laddove la delega di pagamento non esponga anche importi a credito per i quali risulti necessario il rispetto dell’obbligo di cui all’articolo 37, comma 49-bis, del D.L. n. 223 del 2006.
Con il provvedimento del 28.08.2018 l'Agenzia delle Entrate ha stabilito i criteri con cui può sospendere le deleghe di pagamento ritenute a rischio:
Sia i criteri selettivi che la procedura di sospensione saranno applicati, laddove compatibili, anche ai residui casi (si veda paragrafo precedente) in cui è consentita la presentazione di deleghe di pagamento contenenti compensazioni attraverso i servizi telematici messi a disposizione da banche, Poste e altri prestatori di servizi di pagamento. Le nuove regole entreranno in vigore a partire dal 28.10.2018.
Qualora l'amministrazione finanziaria ritenga che una delega di pagamento è a rischio comunica - con apposita ricevuta - al soggetto che ha inviato il modello F24, che la delega di pagamento è sospesa, indicando anche la data di fine del periodo di sospensione, che non può essere maggiore di 30 giorni dalla data di invio del Modello F24. La sospensione riguarda tutto il contenuto della delega di pagamento.
Durante il periodo della sospensione, per l'eventuale debito presente sul Mod. F24, non viene effettuato l'addebito sul conto indicato nel file telematico e può essere chiesto l'annullamento della delega di pagamento, secondo le ordinarie procedure telematiche messe a disposizione dall'Agenzia delle Entrate.
A seguito delle verifiche effettuate, l'Agenzia delle Entrate può rilevare che il credito:
Durante il periodo di sospensione, prima che sia comunicato lo scarto o lo sblocco del Mod. F24, il contribuente può inviare all'Agenzia delle Entrate gli elementi informativi ritenuti necessari per la finalizzazione della delega.
Non mancano le polemiche in merito ai blocchi in quanto i profili di rischio sono considerati molto ampi: potrebbe interessarti l'articolo Dal 29 ottobre scattano i blocchi alle compensazioni