Tra il 1° gennaio e il 1° marzo 2014 sono entrati in vigore vari aumenti delle accise relative ad alcuni importanti prodotti . Nello specifico:
- dal 1° marzo 2014, aumento accise sulle benzine e il gasolio usato come carburante (Provv Ag. Dogane n.145733/ 2013 - art.-15 DL 91/2013
- dal 1° marzo 2014, aumento accise sui prodotti alcolici intermedi e l’alcole etilico (Provv Agenzia Dogane 145744/ 2013 - art.-15 dDL 91/2013
- dal 1° gennaio 2014, aumento accise sugli oli lubrificanti (art.14 DL 91/2013)
Tali variazioni sono state disposte con provvedimenti d’urgenza nel 2013, per reperire le risorse finanziare per specifici settori istituzionali e economici come ad esempio la tutela, la valorizzazione dei beni artistici e culturali nel nostro Paese, come già in passato era successo per altr Imotivi straordinari ed urgenti (eventi sismici, meteorologici e di immigrazione) .
L'Assonime (L' Associazione fra le società italiane per azioni) e la Corte dei conti sono concordi nel valutare con preoccupazione gli effetti recessivi di tali aumenti in quanto, malgrado i previsti maggiori introiti fiscali, essi possono anche avere di fatto un impatto negativo sui consumi e quindi sulla crescita economica .
Perplessità vengono avanzate anche per l'utlizzo di strumenti normativi "impropri" come i provvedimenti direttoriali dell Agenzia delle Dogane e Monopoli , che non hanno forse la sufficiente autorità e certezza normativa .
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L' aumento delle accise sui carburanti per autotrazione
Le variazioni in aumento delle aliquote di accisa sui carburanti per autotrazione disposte con la
determinazione direttoriale n. 1457833 del 23 dicembre 2013, in attuazione dell’art. 61 del D.L. n. 69 del 2013 (cosiddetto “decreto del Fare”) , con effetto dal 1° marzo 2014 al 31 dicembre 2014 e sono le seguenti:
- benzina e benzina con piombo, da euro 728,40 ad euro 730,80 per mille litri;
- gasolio usato come carburante, da euro 617,40 ad euro 619,80 per mille litri.
Da evidenziare che nel medesimo periodo di riferimento, è aumentata anche la misura dell’accisa su
- gas di petrolio liquefatti (GPL, passata da euro 227,77 a euro 267,77 per mille kg: +15 per cento circa) e
- gas naturale (passata da euro 0,00291 a euro 0,00331 per metro cubo: +12 per cento circa), usati come carburanti,
Tali aumenti delle accise sulla benzina sono solo gli ultimi di una lunga serie, a partire dal mese di aprile 2011, utilizzata per le ragioni di necessità straordinarie di reperimento di fondi, ma ricordiamo anche che il maggior onere che ne deriva non ha effetto su determinate categorie di autotrasportatori per il meccanismo che riconosce agli esercenti autotrasportatori di merci con veicoli di massa massima complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate, e ad alcuni esercenti l’attività di trasporto di persone, la possibilità di ottenere il rimborso di tali maggiori oneri , come previsto dalla L. 16 2002 , D. lgs n. 26/2007 e DL n. 69 del 2013.
L'aumento delle accise sui prodotti alcolici
Dal 1° marzo 2014 decorrono anche gli incrementi delle aliquote di accisa per i prodotti alcolici intermedi e l’alcole etilico, fissati dalla determinazione direttoriale del 23 dicembre 201322, emanata sempre in attuazione delle disposizioni dell’art. 15 del decreto-legge n. 91 del 2013.
La formulazione originaria della determinazione direttoriale del 23 dicembre 2013 ricomprendeva, tra i prodotti interessati anche la birra ma con il recente provvedimento direttoriale del 25 febbraio 2014, in attuazione dell’art. 12 del decreto-legge n. 145 del 2013 “Destinazione Italia, , tale incremento è stato soppresso per cui l’aliquota di accisa sulla birra “permane per l’anno 2014 stabilita nella misura di euro 2,70 per ettolitro e per grado-Plato”28.
Gli ulteriori aumenti previsti per il 2015
A decorrere dal 1° gennaio 2015 , le aliquote di accisa relative ai prodotti sopracitati saranno ulteriormente aumentate. In particolare, gli aumenti sono gia fissati nelle misure seguenti:
- prodotti alcolici intermedi: da euro 80,71 a euro 88,67 per ettolitro;
- alcole etilico: da euro 942,49 a euro 1035,52 per ettolitro anidro;
- birra: da euro 2,70 a euro 3,04 per ettolitro e per grado-Plato.
Il parere di Assonime e Corte dei Conti sugli aumenti delle accise
Nella recente circolare 9 del 13 Marzo 2014 dell'Assonime, l'influente associazione che riunisce le società per azioni italiane, fa alcune importanti considerazioni .
Innazitutto evidenzia che gli aumenti di aliquote hanno pesanti effetti anche in quanto appesantiscono "l’ulteriore componente fiscale , Iva e addizionali regionali" che grava su tali prodotti , tenendo presente tra l'altro che alcune Regioni hanno deliberato incrementi delle addizionali regionali o creato una nuova imposta ad hoc detta IRBA (Imposta Regionale sulla Benzina per Autotrazione). Si tratta in particolare di Calabria, Lazio Piemonte, Liguria, Marche .
Inoltre l'Assonime, citando anche “Relazione quadrimestrale sulla tipologia delle coperture finanziarie adottate e sulle tecniche di quantificazione degli oneri. Leggi pubblicate nel quadrimestre settembre-dicembre 2013”, della Corte di Conti a sezioni Unite, ammonisce che:
"tali aumenti se, da un lato, hanno contribuito ad incrementare i costi relativi al trasporto dei beni e, di conseguenza, il costo dei beni stessi, specie di quelli di più largo consumo – dall’altro, potrebbero non sortire l’effetto di maggior gettito erariale cui erano destinati. con pericoli squilibri nei programmato equilibrio dei conti pubblici infatti il notevole incremento della pressione fiscale sulla benzina e sul gasolio – da un lato – e la grave crisi economica in atto – dall’altro – hanno contribuito a determinare una significativa contrazione dei relativi consumi".
La circolare della Assonime, riprendendo ancora l'autorevole parere della Corte dei conti avanza perplessità anche sotto un profilo più strettamente giuridico in quanto gli incrementi delle aliquote di accisa intervenuti nel periodo aprile 2011 – marzo 2014 , sono stati "stabiliti prevalentemente con Determinazioni emanate dal Direttore dell’Agenzia delle dogane" (divenuta dal 1° dicembre 2012: Agenzia delle dogane e dei monopoli) le quali sebbene in attuazione di disposizioni normative di rango primario. sono disposizioni di prassi che “oltre a rappresentare di fatto una riconfigurazione non irrilevante dell’equilibrio tra i poteri dello Stato”, potrebbero rischiare di " infondere nel sistema elementi di incertezza circa l’effettiva portata finanziaria delle disposizioni, il che rileva anche dal punto di vista del rapporto che intercorre tra pubblica amministrazione e platea dei destinatari".