L'agevolazione per l'acquisto di libri rientra tra le misure previste dal decreto destinazione Italia, ed è finalizzata alla diffusione della lettura. Il testo finale della norma ha però subito delle modifiche, rispetto alla versione originaria, che prevedeva un credito d’imposta IRPEF/IRES del 19% della spesa effettuata nell’anno, per un importo massimo di € 2.000, di cui € 1.000 per testi scolastici e universitari ed € 1.000 per altre pubblicazioni. Le regole attualmente vigenti, invece, prevedono da una parte un'agevolazione per gli esercizi commerciali, che si concretizza in un credito d'imposta da usare in compensazione, e dall'altro per gli studenti, sotto forma di buono sconto del 19% sull'acquisto di libri di lettura. Sarà comunque un decreto di prossima pubblicazione a stabilire le modalità attuative della disposizione stessa.
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Ape (Attestato di prestazione energetica)
Il decreto destinazione Italia ha apportato alcune modifiche alla disciplina dell'Ape (Attestato di Prestazione Energetica), prevedendo che:
- non è più necessario allegare copia dell'APE al contratto di locazione delle singole unità immobiliari (resta fermo invece l'obbligo di allegazione dell'APE ai contratti di trasferimento a titolo oneroso);
- non è più prevista la nullità nel caso di mancata allegazione dell'APE ai contratti, e nel caso di assenza nel contratto della clausola con cui la parte dichiara di aver ricevuto le informazioni in merito all'APE. Al posto della nullità il decreto destinazione Italia ha previsto una sanzione amministrativa pecuniaria;
- ai fini del rilascio dell'APE si tiene conto del raffrescamento derivante dalle schermature solari mobili.
Credito d'imposta per ricerca e sviluppo
E' stato istituito un credito d'imposta a favore delle imprese:
- con un fatturato annuo inferiore a € 500 milioni,
- indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano e dal regime contabile adottato;
- compresi i consorzi e le reti di impresa che effettuano attività di ricerca, sviluppo ed innovazione
che investono in attività di ricerca e sviluppo.
Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 50% degli incrementi annuali di spesa nelle attività di ricerca e sviluppo, sempreché siano sostenute spese per attività di ricerca e sviluppo pari ad almeno € 50.000.
Il credito d’imposta:
- va indicato nel mod. UNICO relativo al periodo d’imposta nel corso del quale lo stesso è maturato;
- non concorre alla formazione del reddito né della base imponibile IRAP;
- non rileva ai fini del rapporto di deducibilità degli interessi passivi ex artt. 61 e 109, TUIR;
- è utilizzabile esclusivamente in compensazione.
Per il riconoscimento dell’agevolazione l’impresa deve presentare un’istanza telematica, secondo le modalità che saranno definite con un Decreto del Ministero dello sviluppo economico.
Digitalizzazione e connettività
E' stato istituito un finanziamento a fondo perduto, tramite Voucher di importo non superiore a 10.000€, alle imprese per l'acquisto di:
- software, hardware e altri servizi che consentano il miglioramento dell’efficienza aziendale, la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, lo sviluppo di soluzioni di e-commerce, la connettività a banda larga e ultralarga;
- collegamento alla rete Internet;
- formazione qualificata del personale nel campo ICT.
E' stato istituito inoltre un credito d'imposta (non cumulabile con il precedente) per le spese documentate e sostenute da:
- piccole/medie imprese - di cui alla Raccomandazione n. 2003/361/CE;
- consorzi;
- reti di piccole e medie imprese;
per interventi di rete fissa e mobile che consentano l’attivazione di servizi di connettività digitale con capacità uguale o superiore a 30 Mbps. Il credito è riconosciuto nella misura del 65% degli importi rimasti a carico del contribuente, fino ad un valore massimo di 20.000 Euro, e nella misura massima complessiva di 50 milioni di Euro.
Con un decreto del Ministero dello sviluppo economico saranno definite le modalità per usufruire dei crediti d'imposta.
Compensazioni con crediti maturati con la P.A.
E' stata prevista la possibilità, per le imprese/ lavoratori autonomi, di compensare nel 2014, le somme riferite a cartelle esattoriali con i crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili relativi a somministrazioni, forniture, appalti e servizi, anche professionali, maturati nei confronti della Pubblica Amministrazione, a condizione che la somma iscritta a ruolo sia pari o inferiore al credito vantato. Con un apposito Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze saranno individuati gli aventi diritto, le modalità di compensazione e di trasmissione degli elenchi all'agenti della riscossione.