Aumento sì, aumento no: il primo ottobre, rebus sic stantibus, è atteso il famigerato aumento dell’Iva dal 21 al 22%. La stangata di cui tutti, governo, cittadini, imprese farebbero volentieri a meno; resa necessaria dall’imperativo del tetto del 3% nel rapporto deficit-pil e da un forziere pubblico asfittico.
Tuttavia, a sentire le ultime dichiarazioni del capogruppo del Pdl alla Camera Renato Brunetta, il salasso pare allontanarsi: «A giorni arriverà il decreto per bloccare l’aumento dell’Iva con la relativa copertura — ha detto al Meeting di Confesercenti in corso a San Martino in campo, in Umbria —. E’ una garanzia. Succederà». Successivamente, ha aggiunto, «nella legge di Stabilità ci sarà la riforma complessiva della tassazione dell’Iva».
L'articolo continua dopo la pubblicità
Vai al blog per leggere l'articolo completo