La bacchetta magica per cambiare il passato non c’è, però affrontare da qui in poi le spese in modo più attento si può, e rischia di fare la differenza. Il redditometro sta scaldando i motori e presto 40mila contribuenti italiani saranno chiamati a dare conto al grande F(isco) della distanza tra i loro redditi dichiarati e le spese sostenute.
Nessuno (si spera) passerà al setaccio le spese di tutti i giorni e non saranno controlli di massa, perché solo lo 0,1 percento della popolazione salirà all’evidenza del software che compara redditi dichiarati e spese effettuate durante l’anno d’imposta, a partire dal 2009.
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