La determinazione del premio dovuto dalle aziende industriali per l'assicurazione dei dipendenti contro gli infortuni e le malattie professionali - in relazione al quale rilevano sia gli oneri diretti, afferenti direttamente alla lavorazione o all'azienda e comprensivi di quelli presunti (o riserva sinistri), sia quelli indiretti, afferenti alle spese generali dell'istituto e determinati percentualmente in relazione agli oneri diretti - è effettuata con criteri legali che consentono, attraverso i contributi del datore di lavoro, la totale copertura finanziaria dei costi dell'intervento previdenziale.
In particolare la sentenza della Corte di Cassazione n. 13908 del 2013 enuncia quindi il principio per cui ai fini della determinazione dei premi assicurativi per gli infortuni e malattie professionali dei lavoratori : "La percentuale di caricamento per il calcolo degli oneri indiretti va applicata sulla somma degli oneri diretti e di quelli presunti".
IL CASO
La Corte d'appello ha respinto il gravame proposto dall’azienda ed ha confermato la sentenza del Tribunale; infatti, ha ritenuto corretta ai fini del calcolo del Tasso Specifico Aziendale (TSA) l'inclusione:
- della c.d. "riserva sinistri" negli oneri diretti , per la determinazione degli oneri indiretti;
- del valore complessivo delle rendite capitalizzate con riferimento agli eventi verificatisi nel periodo di osservazione tra gli oneri diretti,
- della voce di spesa relativa agli oneri di silicosi.
Viene presentato ricorso per Cassazione dalla società, che è stato rigettato.
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