Speciale Pubblicato il 25/06/2013

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Terreni e partecipazioni: scade il 1° luglio l'imposta per la rivalutazione

di Gesuato Elisabetta

Il 1° luglio scade il termine per perfezionare la rivalutazione di terreni e partecipazioni posseduti al 1° gennaio 2013. Entro la stessa data scade anche la seconda rata della rivalutazione operata l'anno scorso per effetto della riapertura dei termini del Decreto sviluppo 2011.



La rivalutazione di terreni e partecipazioni è un'iniziativa del legislatore ormai "frequente", anche se mai entrata a regime. L'esordio è stato nel lontano 2002, e poi negli anni è stata riproposta più volte. A cambiare sono solo i tempi, in particolare le date di possesso dei beni e i termini di scadenza di pagamento dell'imposta sostitutiva e di redazione della perizia di stima dei beni. Quest'anno alla data del 1° luglio si accavallano le scadenze di due rivalutazioni diverse, una prevista dal Decreto sviluppo 2011 e l'altra dalla Finanziaria 2013.
Per saperne di più scarica la Circolare del Giorno n. 133 del 25.06.2013

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L'iter da seguire per rivalutare

La rivalutazione di terreni edificabili e terreni con destinazione agricola, e partecipazioni in società non quotate consente di rideterminare il costo di acquisto di tali beni, posseduti ad una certa data, riducendo così la plusvalenza ai fini Irpef in caso di successiva cessione. Può essere utilizzata dai contribuenti che, in caso di cessione, realizzerebbero potenzialmente un reddito diverso, quindi che sono al di fuori del regime d'impresa.
Per rivalutare occorre innanzitutto il possesso dei beni ad una certa data, prevista di volta in volta dalla legge al momento della riapertura dei termini. E' poi necessario far redigere una perizia di stima, entro i termini indicati dalla legge, che attesti il nuovo valore dei beni. La perizia dovrà essere redatta da soggetti diversi a seconda del bene oggetto di rivalutazione:
Infine occorre versare l'imposta sostitutiva entro una determinata data, stabilita dalla legge, pari al:
L'imposta può essere versata in unica soluzione o in tre rate annuali (seconda e terza maggiorate degli interessi del 3% annui), e il pagamento consente di perfezionare la rivalutazione. Ciò significa che il mancato o ritardato pagamento dell'intero importo o della prima rata non permette di utilizzare il valore rivalutato ai fini del calcolo della plusvalenza.

La scadenza del 1° luglio

Le due più recenti riaperture dei termini per la rivalutazione sono state effettuate dal Decreto sviluppo 2011, per i terreni e le partecipazioni posseduti alla data del 1° luglio 2011, e dalla finanziaria 2013 per i terreni e le partecipazioni posseduti alla data del 1° gennaio 2013.
Il 1° luglio 2013, per queste due rivalutazioni, scade il termine di versamento dell'imposta sostitutiva, in particolare:
Legge
Terreni e partecipazioni posseduti alla data del
Termini di redazione perizia
Termini di versamento imposta sostitutiva
Unica soluzione o 1a rata
2a rata
3a rata
Decreto sviluppo 2011
1° luglio 2011
02.07.2012
02.07.2012
01.07.2013
30.06.2014
Finanziaria 2013
1° gennaio 2013
01.07.2013
01.07.2013
30.06.2014
30.06.2015

Il versamento in Mod. F24

Per il versamento dell’imposta sostitutiva mediante modello F24 (con modalità telematiche per i titolari di partita Iva, ovvero, modello F24 presso Banche, Agenzie Postali, Agenti della riscossione o con modalità telematiche, per i non titolari di partita Iva), restano validi gli stessi codici tributo già utilizzati in occasione di precedenti rivalutazioni, ossia:
Come anno di riferimento, nel modello F24, deve essere indicato l’anno "2011" se ci si riferisce alla rivalutazione del Decreto sviluppo 2011, o “2013” se ci si riferisce alla rivalutazione della Finanziaria 2013.


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