Il 15 giugno 2013, il Consiglio dei Ministri si è riunito alle 15.30 per approvare il decreto legge recante misure urgenti in materia di crescita, che consta di ben 80 articoli. Molte le misure per il lavoro, che nel dettaglio riguardano:
a) infrastrutture: lo sblocca cantieri; Sicurezza stradale; Rilancio porti e nautica;
b) edilizia: ristrutturazioni nelle città, semplificazioni in materia di edilizia, Semplificazioni in materia di Durc;
c) impresa: più facile accedere al fondo di garanzia delle Pmi; 5 miliardi per l’acquisto di nuovi macchinari; sostegno ai grandi progetti di ricerca e innovazione industriale, rifinanziamento di contratti di sviluppo; più concorrenza nel mercato del gas naturale e dei carburanti, riduzione delle bollette dell’elettricità, imprese miste per lo sviluppo, burocrazia zero, multa alle P.A. che ritardano, certificati medici inutili;
d) agenda digitale: nuova governante, Wi-fi libera come in Europa;
e) donazione degli organi,
f) semplificazione fiscale: Responsabilità fiscale delle imprese, pignorabilità delle proprietà immobiliari, riscossione, Equitalia, abrogazione del modello 770 mensile, procedure per la comunicazione dei fabbisogni standard (Comuni);
g) ambiente: gestione delle acque sotterranee, terre e rocce di scavo, materiale di riporto, semplificazioni per i campeggi, interventi di adeguamento del sistema dei rifiuti nella Regione Campania;
h) istruzione, università, ricerca: Sblocco del turn over al 50% per Università ed enti di ricerca dal 2014, borse di mobilità per studenti capaci e meritevoli, rendere più flessibile il sistema di finanziamento delle università e semplificare le procedure di attribuzione delle risorse, interventi straordinari a favore della ricerca;
i) semplificazione per la cittadinanza,
l) giustizia civile: mediazione obbligatoria, l’istituzione di un contingente di 400 giudici non togati per lo smaltimento del contenzioso pendente presso le Corti di Appello, l’istituzione della figura di assistente di studio presso la Corte di Cassazione.
L'articolo continua dopo la pubblicità