Ci sono voluti settant’anni, ma alla fine la riforma del condominio è diventata realtà. Dal 1942, anno degli ultimi interventi normativi sulla vita in edifici a residenza plurima, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. Sono cambiate le famiglie, le loro esigenze quotidiane, ma soprattutto è mutato radicalmente il tessuto sociale. Oggi, in condominio non si incontrano – e talvolta, scontrano – esclusivamente persone diverse, ma anche etnie, culture e stili di vita. Tutto ciò, mentre i lacci normativi diventano sempre più stringenti e si invoca una trasparenza sempre maggiore, perché ciascuno rispetti i propri oneri e ogni centesimo venga investito per migliorare le condizioni di chi risiede.
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Il punto sulla riforma del Condominio: ne parla la giornalista Antonella Donati