Nella circ. 18/E del 31 maggio 2012 l’Agenzia delle entrate, assegna un ruolo privilegiato nell’esecuzione dei controlli alle indagini finanziarie, infatti, «Ai fini dell’esecuzione dei controlli va sempre più privilegiato l’utilizzo delle indagini sui rapporti finanziari, con particolare riguardo ai conti correnti bancari, le cui movimentazioni consentono la ricostruzione presuntiva dell’effettivo volume degli affari conseguito dai contribuenti in parola e l’auspicata individuazione delle omesse contabilizzazioni di ricavi e compensi. Il ricorso al detto strumento istruttorio, ricorrendone i presupposti, deve in specie avvenire nei controlli riguardanti gli esercenti arti e professioni e gli esercenti attività di impresa aventi ad oggetto prevalente la prestazione di servizi ed il commercio al dettaglio (in quest’ultimo caso, considerando specificamente i rapporti cui affluiscono i pagamenti ricevuti mediante carte di credito e di debito)». Perché l’Agenzia delle entrate tende a privilegiare l’indagine finanziaria alla tradizionale “verifica” nei confronti di lavoratori autonomi, imprenditori individuali e soci di società a ristretta base azionaria?
L'articolo continua dopo la pubblicità