Tale principio sottolinea che per la valutazione delle attività e passività in moneta diversa da quella di conto si devono affrontare a fine esercizio due problemi: in primis occorre valutare e determinare il tasso di cambio con cui iscriverle a fine esercizio, in un secondo tempo verificare la connessa rilevazione di eventuali utili o perdite su cambi
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