Su tale presupposto il legislatore ha inserito una tassazione presuntiva sui vari assets patrimoniali al fine di disincentivare un utilizzo “elusivo” delle società di comodo, tassando una ricchezza a volte surrettizia. Inoltre, l’aumento dell’Ires dal 27,5% al 38% va in questa direzione, in quanto si vuole assimilare la tassazione delle società di comodo a un’aliquota molto prossima all’Irpef relativa ai più elevati scaglioni di reddito delle persone fisiche, disincentivando di fatto l’uso improprio dello schermo societario, come se esso non esistesse.
L'articolo continua dopo la pubblicità