Gli studi di settore relativi a 69 categorie economiche in vigore già dal 2008 sono stati aggiornati dall’amministrazione finanziaria e dopo aver superato il vaglio della commissione di esperti in dicembre, sono stati resi definitivi dal Ministero dell’Economia. I quattro decreti, distinti per ogni comparto economico: manifattura, servizi , commercio, attività professionali, sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n. 304 del 31 dicembre 2011.
L’elenco degli studi di settore “evoluti”comprende:
• 18 categorie nel manifatturiero (ad esempio mobili tappezzerie imballaggi, serramenti, abbigliamento , elettrodomestici, vetro, librie riviste)
• 17 nei servizi (studi estetici , laboratori analisi, carrozzerie e meccanici, campeggi e villaggi turistici)
• 28 nel commercio (tra gli altri: elettrodomestici giocattoli, moto ed autoveicoli,profumerie ed erboristerie)
• 6 nelle attività professionali ( ad es. notai, psicologi, grafici e amministratori di condomini).
L'articolo continua dopo la pubblicità
La legge 146/1998 (art. 10 bis, c.1) aveva disposto infatti la revisione ciclica triennale degli studi di settore per garantire l’attendibilità dei parametri di questi strumenti di controllo e la loro reale rappresentatività nella situazione economica attuale con tutte le inevitabili modificazioni sia strutturali generali che di ogni specifico comparto economico.
La revisione ha quindi tenuto conto sia delle elaborazioni economico-statistiche delle principali istituzioni nazionali come Istat, Banca d’Italia, Infocamere, che di studi specialistici sull’andamento ed evoluzione dei vari tipi di attività.
Per l’anno prossimo saranno ri-aggiornati gli studi di settore entrati in vigore nel 2009.
VEDI ALTRI AGGIORNAMENTI NEL DOSSIER "STUDI DI SETTORE"