Il maxiemendamento alla Manovra Monti, approvato alla Camera il 16 dicembre 2011 ed ora all’esame del Senato, ha eliminato la proroga del termine per la presentazione delle domande di variazione della categoria catastale degli immobili rurali per il riconoscimento della ruralità ai fini fiscali, prevista invece nel testo ante - maxiemendamento. E’ disposto, inoltre, l’obbligo di iscrizione al Catasto fabbricati, entro il 30.11.2012, di tutti i fabbricati rurali iscritti al Catasto terreni.
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Il Decreto Sviluppo 2011 aveva previsto (art. 7, commi 2-bis, 2-ter e 2-quater) che i soggetti che volevano ottenere il riconoscimento ai fini fiscali della ruralità degli immobili in base ai requisiti previsti dall’art. 9, D.L. n. 557/1993, potevano presentare una domanda di variazione catastale all’Agenzia del Territorio entro il 30.09.2011 per l’attribuzione all’immobile della categoria catastale:
Alla domanda doveva essere allegata un’autocertificazione (il cui modello era stato approvato con Decreto MEF del 14.09.2011) nella quale si doveva dichiarare che l’immobile possedeva, in via continuativa a decorrere dal 5° anno precedente alla domanda, i suddetti requisiti di ruralità.
L’Amministrazione finanziaria, una volta fatte le opportune verifiche e convalidata l’autocertificazione, doveva attribuire la categoria catastale richiesta entro il 20.11.2011 (in mancanza di una risposta entro il termine previsto, il contribuente poteva assumere l’avvenuta attribuzione della categoria catastale richiesta in via provvisoria per 1 anno, quindi fino al 20.11.2012). Se entro quest’ultimo termine l’Amministrazione negava tale attribuzione, il contribuente doveva pagare le imposte non versate, insieme agli interessi ed alle sanzioni.
Il D.L. n. 201/2011 (Manovra Monti o “Decreto salva – Italia”), nel testo anti – maxiemendamento, aveva previsto una proroga dei suddetti termini per l’attribuzione delle categorie catastali A/6 e D/10 ai fini del riconoscimento dei requisiti di ruralità dell’immobile, fissando in particolare:
La Manovra Monti aveva, inoltre, introdotto l’IMU (la cui base imponibile è costituita dal valore catastale degli immobili) estendendola anche ai fabbricati rurali ad uso strumentale (art. 13, comma 8), per i quali l’aliquota dell’imposta è stata fissata al 2‰ (salvo che i Comuni decidano di ridurre tale aliquota fino all’1‰).
Il testo della Manovra Monti integrato con il maxiemendamento e approvato alla Camera il 16 dicembre 2011 ha, tuttavia, notevolmente modificato quanto stabilito dal testo originario della Manovra medesima.
In particolare:
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Scarica il testo definitivo approvato dalla Camera il 16 dicembre 2011