Speciale Pubblicato il 20/12/2011

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Manovra Monti: per i fabbricati rurali nessuna proroga per le domande di variazione catastale

di Erario Anna Eleonora

Maxiemendamento Manovra Monti: nessuna proroga per le domande di variazione della categoria catastale degli immobili rurali ai fini del riconoscimento della ruralità e obbligo di iscrizione al Catasto fabbricati per tutti i fabbricati rurali iscritti al Catasto terreni.



Il maxiemendamento alla Manovra Monti, approvato alla Camera il 16 dicembre 2011 ed ora all’esame del Senato, ha eliminato la proroga del termine per la presentazione delle domande di variazione della categoria catastale degli immobili rurali per il riconoscimento della ruralità ai fini fiscali, prevista invece nel testo ante - maxiemendamento. E’ disposto, inoltre, l’obbligo di iscrizione al Catasto fabbricati, entro il 30.11.2012, di tutti i fabbricati rurali iscritti al Catasto terreni.

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Il Decreto Sviluppo 2011 ed i fabbricati per i quali si chiede il requisito di “ruralità”

Il Decreto Sviluppo 2011 aveva previsto (art. 7, commi 2-bis, 2-ter e 2-quater) che i soggetti che volevano ottenere il riconoscimento ai fini fiscali della ruralità degli immobili in base ai requisiti previsti dall’art. 9, D.L. n. 557/1993, potevano presentare una domanda di variazione catastale all’Agenzia del Territorio entro il 30.09.2011 per l’attribuzione all’immobile della categoria catastale:

Alla domanda doveva essere allegata un’autocertificazione (il cui modello era stato approvato con Decreto MEF del 14.09.2011) nella quale si doveva dichiarare che l’immobile possedeva, in via continuativa a decorrere dal 5° anno precedente alla domanda, i suddetti requisiti di ruralità.
L’Amministrazione finanziaria, una volta fatte le opportune verifiche e convalidata l’autocertificazione, doveva attribuire la categoria catastale richiesta entro il 20.11.2011 (in mancanza di una risposta entro il termine previsto, il contribuente poteva assumere l’avvenuta attribuzione della categoria catastale richiesta in via provvisoria per 1 anno, quindi fino al 20.11.2012). Se entro quest’ultimo termine l’Amministrazione negava tale attribuzione, il contribuente doveva pagare le imposte non versate, insieme agli interessi ed alle sanzioni.

La proroga inizialmente prevista dalla Manovra Monti

Il D.L. n. 201/2011 (Manovra Monti o “Decreto salva – Italia”), nel testo anti – maxiemendamento, aveva previsto una proroga dei suddetti termini per l’attribuzione delle categorie catastali A/6 e D/10 ai fini del riconoscimento dei requisiti di ruralità dell’immobile, fissando in particolare:

La Manovra Monti aveva, inoltre, introdotto l’IMU (la cui base imponibile è costituita dal valore catastale degli immobili) estendendola anche ai fabbricati rurali ad uso strumentale (art. 13, comma 8), per i quali l’aliquota dell’imposta è stata fissata al 2‰ (salvo che i Comuni decidano di ridurre tale aliquota fino all’1‰).

Le novità apportate dal testo emendato della Manovra Monti

Il testo della Manovra Monti integrato con il maxiemendamento e approvato alla Camera il 16 dicembre 2011 ha, tuttavia, notevolmente modificato quanto stabilito dal testo originario della Manovra medesima.
In particolare:

Vai al  Dossier sulla Manovra Monti per ulteriori approfondimenti

Scarica il testo definitivo approvato dalla Camera il 16 dicembre 2011




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