La manovra Monti ha introdotto, in nome della “equità” da più parti richiesta , una imposta straordinaria una tantum sulle “attività oggetto di rimpatrio o regolarizzazione” ovvero sui capitali oggetto degli scudi fiscali degli ultimi dieci anni i(decreti del 2001, 2003, 2009 del ministro Tremonti.
Parliamo di un ammontare di circa 182 miliardi regolarizzati all’epoca con aliquote agevolate tra il 4 e il 7% . Il gettito della nuova imposta dovrebbe arrivare a quasi tre miliardi di euro.
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Il nuovo prelievo
Si tratta di una percentuale dell’1,5% che si applica a capitali in qualsiasi forma:
- titoli e prodotti finanziari
- attività immobiliari
- gioielli
- opere d’arte
L’imposta straordinaria dovrà essere saldata in due rate, una entro il 16 febbraio 2012 e una entro il 16 febbraio 2013.
La sanzione prevista per l’omesso versamento è particolarmente severa: si tratta infatti una cifra “pari all’importo non versato”, si raggiunge quindi il 3% sul capitale scudato.
Nella bozza del decreto la riscossione è affidata agli intermediari (istituti di credito, Sgr, fiduciarie) che hanno in deposito o comunque gestiscono le somme regolarizzate, ma non è chiarito il caso in cui i contribuenti abbiano spostato i capitali dopo l’emersione ma prima dell’entrata in vigore della nuova norma. Pare che gli intermediari finanziari saranno tenuti a segnalare all’amministrazione finanziaria i contribuenti con cui è cessato il rapporto per i quali non sia stata versata l’imposta.
Un provvedimento successivo dovrà chiarire anche come verranno considerate eventuali minusvalenze o plusvalenze risultato delle attività finanziarie realizzate dopo la regolarizzazione.
Altre misure anti-evasione
La Manovra Monti rafforza inoltre la lotta all’evasione con altre misure tecniche e amministrative volte alla semplificazione e alla trasparenza quali:
- la riduzione della soglia di utilizzo del contante a 1000 euro
- il rafforzamento delle indagini bancarie,già iniziato dal governo Berlusconi, con l’ obbligatoria comunicazione periodica delle movimentazioni dei conti correnti con gli importi e ogni altra informazione utile da parte degli intermediari finanziari all’anagrafe tributaria
- la scomparsa del divieto per l’amministrazione finanziaria di accedere e controllare le posizioni dei contribuenti nell'Anagrafe Tributaria più di una volta per semestre
- l’istituzione di un regime agevolato con sostanziali semplificazioni amministrative e contabili e con la possibilità di avere assistenza diretta dagli uffici del fisco per le imprese individuali, società di persone e professionisti in cambio di una adesione alla tracciabilità completa delle proprie operazioni finanziarie.
Dossier Manovra Monti