Nell’approfondimento quotidiano di La7, ieri sera, il direttore dell’agenzia delle Entrate, Attilio Befera, intervistato da Lilli Gruber ha spiegato la sua "filosofia" nella gestione dell'attività dell'ente che si occupa di recuperare le risorse , cioè le tasse, dai cittadini per il fabbisogno dello Stato. Befera ha ammesso che il livello di pressione fiscale in Italia è davvero molto alto e forse non sempre giustificato dai servizi pubblici che assicura; si è però chiaramente espresso per la necessità di un cambiamento di visione che faccia avvertire a tutti i cittadini come la “tax compliance” cioè l’accettazione di questo dovere civico e la condanna morale dell’evasione sia un passo necessario per la salute economica del Paese. In questo senso, ha detto “sto pensando ad un segno di riconoscimento del Fisco verso i contribuenti onesti che pagano regolarmente le tasse” da concordare con il Governo.
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Redditometro, Equitalia e lotta all'evasione i temi trattati
Il direttore Befera ha voluto anche sottolineare
i successi dell’attività dell’agenzia degli ultimi tre anni, in cui sono stati
recuperati dagli evasori più di
30 miliardi di euro, rivendicando il tentativo di massimo sforzo ed equilibrio nelle attività di accertamento; ad una specifica domanda sul recupero delle ‘imposte evase ha poi negato che
Equitalia si accanisca contro i cittadini ricordando i 270 giorni garantiti ai contribuenti prima dei
provvedimenti esecutivi. D'altra parte, invece, l’accelerazione dei processi tributaria e l’istituto della mediazione per le controversie sotto i ventimila euro vanno nella direzione di semplificare i contraddittori meno importanti, proprio per concentrare gli sforzi del fisco sui grandi evasori.
Sul
redditometro, il nuovo strumento di confronto tra entrate denunciate e tenore di vita Befera ha voluto rassicurare che solo nei casi di
evidente incoerenza tra dichiarazione e spese effettuate il Fisco interverrà con l’accertamento. I timori dei proprietari di animali domestici per l'inclusione delle
spese veterinarie tra le voci di spesa sotto controllo sarebbero quindi infondati...