E' in vigore dal 17 luglio la legge di conversione della manovra di stabilizzazione dei conti pubblici. Un testo uscito rafforzato nei saldi dall'esame parlamentare. Tra le novità di maggior rilievo da questo punto di vista l'introduzione di una clausola di salvaguardia destinata a garantire i saldi del 2014. Se il governo non attuerà una revisione delle agevolazioni fiscali attualmente in vigore per privati e imprese entro il settembre del 2013, da quello stesso anno scatterà il taglio del 5% delle agevolazioni stesse per garantire un risparmio di 4 miliardi. Dal 2014, poi, il taglio sarà del 20% per un risparmio di 20 miliardi l'anno.
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Ecco un riepilogo delle principali novità fiscali già in vigore:
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chiusura agevolata delle liti fiscali pendenti alla data del 1° maggio 2011. La definizione agevolata riguarda le liti fino a 20.000 euro. Pagamenti differenziati dal 10% al 50% a seconda del grado di giudizio e della parte soccombente. Agevolazione ammessa per le liti pendenti alla data del 1° maggio scorso;
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introduzione del contributo unificato per i ricorsi tributari. Gli importi vanno da un minimo di 30 euro finbo a 1.500 euro per le liti oltre i 50.000 euro di valore;
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abolizione della fidejussione per i versamenti rateali per accertamento con adesione. Raddoppiate però le sanzioni per chi non paga nei termini anche una sola rata successiva alla prima;
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accertamenti esecutivi dal 1° ottobre con obbligo di indicazione anche delle sanzioni;
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obbligo per i gestori delle carte di credito di comunicare le operazioni ai fini dello spesometro;
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rinvio dei pagamenti fino al 2012 e zona franca a Lampedusa;
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limiti al riporto delle perdite e all'ammortamento dei beni per le società concessionarie;
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addizionale sul bollo auto per i veicoli con oltre 225 kw di potenza pari a 10 euro ogni kw oltre i 225;
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nuova stretta sulle stock option.
Di seguito, invece, le principali novità operative dal prossimo anno:
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revisione del
regime fiscale per i contribuenti minimi con
uscita obbligatoria dal regime agevolato
per coloro che erano in attività da prima del 2007. Per chi lascia esenzione dall'Irap ma obbligo di studi di settore;
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stretta sugli studi di settore con sanzioni aumentate per chi omette le comunicazioni obbligatorie;
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introduzione dell'obbligo di reclamo e mediazione in materia di ricorsi tributari;
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pubblicazione entro il 31 dicembre degli studi di settore. Aumento delle sanzioni per omessa presentazione.