Aliquota ridotta al 5%, accesso ai giovani fino ai 35 anni e durata del regime di 5 anni. Questi i punti fondamentali della riforma del regime dei contribuenti minimi, prevista all’art. 27 della bozza della manovra correttiva 2011. Le modalità attuative delle nuove regole saranno definite con appositi provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate.
L'articolo continua dopo la pubblicità
Dal 1° gennaio 2012 potranno accedere al regime dei minimi solo i giovani fino a 35 anni d’età. Con l’intento di creare un regime fiscale vantaggioso per i giovani imprenditori, la bozza della manovra correttiva prevede la riforma della disciplina dei contribuenti minimi, in vigore da solo 3 anni e introdotta dall’art. 1, commi 96-117, della L. 244/2007.
Oltre al limite d’età è prevista una durata massima di 5 anni del regime agevolato purché sussistano congiuntamente le seguenti condizioni:
L’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali, inoltre, viene ridotta al 5%.
Regime ad hoc anche per coloro che pur non potendo beneficiare del regime o vi fuoriescano, sono in possesso dei requisiti di cui ai commi 96 e 99 dell’art. 1 della L. 244/2007. Tali soggetti, infatti, pur non potendo più usufruire dell’imposta sostitutiva e dell’esclusione dagli studi di settore saranno comunque:
Secondo la nuova disciplina il regime dei minimi cessa quando i contribuenti:
Le modifiche apportate con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della manovra correttiva :www.fiscoetasse.com/approfondimenti/10473-la-riforma-della-disciplina-dei-contribuenti-minimi-il-testo-definitivo-della-manovra-correttiva.html