Conoscere i brevetti per ottenere profitti più alti, maggiore soddisfazione della clientela, competitività e accesso a nuovi mercati.
Che cos’è un brevetto? Vantaggi e svantaggi
Definizione: Il brevetto è un diritto allo sfruttamento esclusivo, per un certo periodo di tempo, di un’invenzione da utilizzare nell’industria.
La fonte: Codice della Proprietà Industriale, art. 45, comma 1, D. Lgs. 10 febbraio 2005, n. 30, modificato dal D. Lgs. 13 agosto 2010, n. 131, in vigore dal 2 settembre 2010.
«Possono costituire oggetto di brevetto per invenzione le invenzioni, di ogni settore della tecnica, che sono nuove e che implicano un’attività inventiva e sono atte ad avere un’applicazione industriale»
Perché registrare un brevetto? Brevettare un’invenzione presenta diversi vantaggi, in particolare:
- autorizza all’utilizzo esclusivo di un prodotto o di un processo innovativo;
- può favorire una posizione dominante sul mercato, in virtù dell’esclusività;
- scoraggia l’utilizzo dell’invenzione da parte di terzi (senza il consenso del titolare);
- offre la possibilità di maggiori entrate con la concessione di licenze d’uso.
Il brevetto di un prodotto o di un processo offre i benefici che abbiamo elencato, ma ha come “rovescio della medaglia” alcuni obblighi, che elenchiamo qui di seguito:
- pagare regolarmente le tasse relative al deposito e al mantenimento in vita del brevetto; tali tasse normalmente aumentano verso la scadenza del brevetto;
- divulgare l’invenzione al pubblico, mediante una completa ed esauriente descrizione e la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale;
- rinunciare all’esclusività alla scadenza del brevetto: la maggior parte dei brevetti, infatti, durano 20 anni e non sono rinnovabili.
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La proprietà industriale: non solo brevetti
Con l'espressione «Proprietà Industriale», il Codice comprende, oltre ai brevetti, diverse forme di proprietà che possono essere tutelate, come i marchi, le denominazioni di origine e i modelli di utilità. Vediamo in dettaglio di cosa si tratta.
- Marchio: titolo che protegge i segni distintivi delle imprese, per differenziare, agli occhi degli acquirenti, i prodotti o servizi di un’azienda da quelli delle concorrenti.
- Indicazioni geografiche e denominazione d’origine: diritti che tutela l’utilizzo del nome di una località, quando è usato per indicare un prodotto con caratteristiche dovute all’ambiente geografico di origine.
- Modello di utilità: si tratta di un’invenzione, che fornisce una particolare efficacia o comodità d’uso a macchine (o parti di esse), a strumenti, utensili o oggetti. È tutelabile per 10 anni al massimo.
- Topografie di prodotti a semiconduttori: titolo di esclusiva industriale su una serie di disegni, che rappresentano lo schema a tre dimensioni di un prodotto a semiconduttori.
- Informazioni aziendali riservate: esperienze tecnico-industriali, comprese quelle commerciali, che hanno valore economico e sono mantenute segrete.
Le novità del Codice della Proprietà Industriale (D. Lgs. 131/2010)
Il nuovo Codice di Proprietà Industriale, entrato in vigore dal 2 settembre 2010, ha aggiornato la materia, che dal codice del 2005 si era ampliata e necessitava anche di un adeguamento europeo. Ecco le principali novità:
- procedura di registrazione più semplice e veloce per i brevetti, per favorire la competitività del mercato;
- i brevetti italiani vengono equiparati, nei fatti, ai titoli europei (EPC 2000);
- per le biotecnologie, il nuovo Codice accoglie le norme già attuate con il D.L. 3/2006 (attuazione direttiva 98/44/CE sulle invenzioni biotecnologiche). Si consente quindi, come già in precedenza, di brevettare nei limiti del rispetto della dignità umana ed escludendo dal brevetto varietà vegetali e razze animali geneticamente modificate;
- i ricercatori universitari potranno continuare (come accade dal 2001) a brevettare in proprio.
- per i trattamenti chirurgici e terapeutici, rimane non brevettabile la scoperta in sé di una cura, ma è permesso tutelare il cosiddetto “secondo uso”, cioè la sua applicazione tecnica.
A chi rivolgersi per ottenere un brevetto
Per ottenere un brevetto è necessario rivolgersi agli Uffici della Camere di Commercio Locali, che inoltreranno la domanda presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM).
Per assistenza, i cittadini possono avvalersi del call center dell’Ufficio Brevetti, +39 06 47 05 58 00 (ore 9.00 – 17.00, escluso sabato e festivi) o scrivere a callcenter@uibm.eu.
Esiste anche la possibilità di richiedere una consulenza presso la Sala Pubblico dell’Ufficio Brevetti, che mette a disposizione delle piccole e medie imprese i suoi esperti in materia di proprietà industriale (Sala Pubblico, via Molise 19, Roma, per appuntamenti: +39 06 47 05 58 00).
Altre informazioni utili possono essere reperite nei seguenti siti Web:
• http://www.uibm.gov.it/ UIBM – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi;
• http://www.ordine-brevetti.it/ Ordine dei Consulenti in Proprietà Industriale;
• http://www.aippi.it/pto.php AIPPI - Associazione internazionale per la protezione della proprietà intellettuale;
• http://www.sispi.org/ SISPI - Società italiana per lo studio della proprietà intellettuale;
• http://www.epo.org/ EPO – European Patent Office.
Fonti normative
Indichiamo qui di seguito le principali leggi in materia di brevetti: Codice della proprietà Industriale, D. Lgs. 10 febbraio 2005, n. 30, coordinato e aggiornato con le modifiche introdotte dai D.L. n. 35/2005, D.Lgs. n. 140/2006, D.Lgs. n. 10/2007, D.Lgs. n. 206/2007, L. n. 99/2009 e da ultimo dal D. Lgs. n. 131/2010.
Un archivio esauriente delle norme è presente sul sito http://www.uibm.gov.it/ alla voce: Menu > Normativa > Leggi e decreti, Circolari, Massimario sentenze.