Gli 007 del Fisco ci seguiranno anche sulle spiagge. Con un comunicato del 9 agosto l’Agenzia delle Entrate comunica di aver predisposto un’ondata di controlli ad agosto sulle coste italiane.
Il fisco ci seguirà anche sulle spiagge, porti, stabilimenti balneari, sdraio, canotti e pedalò, per scovare l’evasione nascosta sotto l’ombrellone.
Ci si chiede se veramente questo è il modo giusto per scovare gli evasori….. e se il Fisco non rischia di diventare veramente ……. oltremodo indigesto, gia’ che non è mai troppo digeribile.
Ma vediamo i posti dove i finanzieri hanno deciso di trascorrere le vacanze-lavoro:
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Le gite la mare partono dalla costiera salernitana, dove sono al checkup i pontili degli scali commerciali più frequentati come Amalfi e Agropoli, spesso gestiti da enti no profit, al lido di Venezia, e poi sui battutissimi litorali laziali, in cui sono al vaglio non solo i posti barca sparsi lungo la costa, da Ostia a Nettuno passando per Anzio, ma anche discoteche e locali. Poi il Tirreno, la Sardegna: Alghero, San Teodoro, Villasimius, Orosei, Costa Smeralda dove gli ispettori dell’Agenzia delle Entrate sono a caccia di evasori che non rilasciano scontrini e ricevute, dichiarano al Fisco dati sottostimati per gli studi di settore e assumono personale in nero.
Lo scopo che si propongono i controlli e raccogliere elementi utili a ricostruire il reddito dei contribuenti tenendo conto delle spese sostenute per ferie e vacanze.
Saranno anche utili spie, l’acquisto di pacchetti di viaggio da agenzie e tour operator, il noleggio di cabine, lettini e ombrelloni, l’affitto di posti barca per l’ormeggio, la frequenza di corsi di vela e sub.
Ma i controlli saranno estesi anche agli operatori economici che lavorano sul territorio demaniale marittimo, gestendo una pluralità di servizi legati alle attività balneari, dalla ristorazione al nolo di gommoni e pattini, dall’animazione alle discoteche ai giochi per bambini.
I porti e le barche saranno presi di mira sia per quanto riguarda i gestori che i clienti. Sembra infatti che nei circoli dei porti non è raro trovare circoli esclusivi e approdi di lusso travestiti da enti no profit, e si sa che gli enti no profit sono sotto il mirino del Fisco sotto diversi fronti.
I controlli “in cabina” - saranno anche finalizzati al riscontro della veridicità dei dati dichiarati per lo specifico studio di settore (UG60U per il periodo d’imposta 2008) sia a raccogliere elementi spia della capacità contributiva dei clienti.
Sotto la lente hotel, bar e ristoranti – ma anche sale da ballo, disco pub, anche in questi locali i finanzieri faranno accesso e trascorreranno le piacevoli ore notturne, senza perdere d’occhio gli scontrini… ma anche i tanti lavoratori irregolari!