In una risposta a un interpello l'Agenzia fornisce chiarimenti sui nuovi investimenti in materia di stabile organizzazione e IVA
L'interpello dal 1° gennaio 2016 ha nuove regole: tipologia, istanza e termini per le risposte. Ecco cosa sapere prima di presentare l'istanza.
Superata la fase critica delle assemblee e del deposito dei bilanci, è tempo per i commercialisti di dedicarsi alla disciplina delle società di comodo
Sentenza della Corte di Cassazione n. 16183 del 15 Luglio 2014 sull'interpello disapplicativo in riferimento alla disciplina antielusiva sulle società di comodo - Prassi amministrativa e giurisprudenza di legittimità
Il nostro ordinamento prevede quattro tipologie di interpello che il contribuente può presentare all’Agenzia delle Entrate per ottenere una risposta su un caso concreto e personale. Esse differiscono tra loro in base al tipo di richiesta che il contribuente avanza.
Per la Suprema Corte l'impugnazione non vincola il contribuente ma non è illegittima
Presentando l’<b>interpello</b> entro il <b>1° settembre</b> il contribuente riesce ad ottenere una risposta da parte dell’Agenzia prima della scadenza del secondo acconto 2012.
L’Agenzia suggerisce di presentare autonome e separate istanze di disapplicazione. E’, infatti, ritenuta inammissibile dagli uffici l’istanza contenente una richiesta cumulativa di disapplicazione.
Un Provvedimento del Direttore Agenzia Entrate (tutt’ora in bozza) prevede una importante esclusione per le società di comodo.
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