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marco

Ospite
Una società di capitali italiana (S.r.l.) con sede in Italia, operante nel settore dei servizi, effettua consulenze (marketing) per sviluppo di piccole e medie imprese, per clienti italiani ed esteri (comunitari e non comunitari); la medesima società nell’anno 2005 ha ricevuto l’incarico di dirigere una istituzione inglese che effettua monitoraggio, pianificazione e aggregazione di imprese per clienti di tutto il mondo.
Gradirei conoscere le normative IVA e le procedure da applicare per una corretta fatturazione.


grazie anticipatamente!!
 
Allora per quanto riguarda la prima parte della domanda se la prestazione di consulenza si estrinseca in una mera attività di pareri, giudizi, studi di fattibilità, ecc., senza che emergano perizie su beni mobili o immobili ( e credo proprio che nel tipo di consulenza cui fai riferimento non si effettuino perizie) allora la prestazione nei confronti di committenti sia comunitari che non comunitari ( per i comunitari è necessario che siano soggetti IVA ) è esclusa dal campo iva ai sensi dell'art. 7, c.4 lett. d) ed e) D.P.R. 633/72 indipendentemente dal luogo di utilizzazione del servizio o dal luogo in cui tale consulenza è stata effettuata. Relativamente all'incarico di direzione affidato dall'istituzione inglese andrebbe esaminato nel dettaglio il contenuto di tale incarico e le relative operazioni che ne discendono, ad ogni modo se la prestazione consiste in attività di consulenza come sopra specisficato, rientriamo sempre in esclusione di iva ex art. 7.
 
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