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Validità e conseguenze da violazione di patto di non concorrenza

viandante

Utente
Buongiorno,
spero che la sezione sia giusto cerco di essere sintetico.

Sono assunto a TI da una srl da oltre 10 anni e mi occupo di consulenza informatica.
Recentemente a fronte di una richiesta d'aumento mi è stato riconosciuto l'aumento della RAL, introducendo nelle voci della mensilità lorda anche un importo (fisso) a titolo di "patto di non concorrenza" ed indicando nella lettera di comunicazione dell'aumento che viene introdotto un patto di non concorrenza che mi vincola per 1 anno dalla dimissione a non intraprendere rapporti di lavoro diretti o indiretti con l'"utente finale".
Tale comunicazione è firmata dall'amministratore unico della srl ma non da me, né mi è mai stato chiesto di sottoscriverla. Mi è stato solo chiesto a mezzo email e telefonicamente se mi andava bene l'aumento ed ho confermato.

Nel presente sono dimissionario e potrei ricevere una proposta d'assunzione da parte del cliente del mio datore dove ho lavorato in questi anni.

Il patto suddetto è valido? In caso affermativo ed immaginando che lo violerei facendomi assumere dal cliente un'eventuale causa civile a che entità di risarcimento danno mi espone?
 
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