davide.roma.ing
Utente
Ciao a tutti,
mio padre avrebbe intenzione di acquistare una seconda casa (quindi non adibita a uso principale) per poi lasciarla un giorno a me e mio fratello.
Sia io, che mio fratello (ed ovviamente mio padre) siamo già tutti proprietari di prima casa cointestate con le nostre rispettive mogli.
Mio padre voleva valutare (per una questione di convenienza economica per la futura successione) di effettuare l'acquisto intestando a me e mio fratello l'abitazione.
Per evitare, però, che sia io che mio fratello ci accollassimo le spese di gestione di una seconda casa (tasse, imposte, dichiarazione dei redditi, isee,...) aveva pensato di effettuare un usufrutto dell'abitazione a nome suo, lasciandoci come nudi proprietari.
Da quel che mi ricordo, in caso di abitazione principale (e quindi di prima casa) l’usufruttuario è sia responsabile della gestione delle spese e tasse dell'abitazione, che della dichiarazione nel 730, liberando ai nudi proprietari ogni eventuale dichiarazione e variazione della situazione patrimoniale.
Ma in questo caso, come cambiano le cose? a chi spetta il pagamento di tari, imu, gestione ordinaria, dichiarazione dei redditi? se deve essere ripartito in quote parti tra padre e figli, entrambi dobbiamo pagarne come seconda abitazione e tutti 3 dobbiamo dichiararla nel 730?
Nel primo anno e nell'ultimo dell'usufrutto a chi spettano i pagamenti di tasse e gestione?
Inoltre, è possibile effettuare un acquisto e subito effettuarne l'usufrutto verso un soggetto che la utilizzerebbe come seconda casa? è meglio effettuare una vendita o una donazione di usufrutto (considerando anche un possibile rivendita dell'abitazione in futuro da parte di me e mio fratello)?
Che cosa comporta a livello economico durante la compravendita, l'acquisto economico di una seconda casa rispetto a una prima abitazione?
Scusate la mole di dubbi esposti, ma vorremmo avere ben chiare le idee prima di valutare una qualsiasi operazione.
Spero di essere stato abbastanza chiaro e ringrazio in anticipo tutti per la collaborazione.
Davide
mio padre avrebbe intenzione di acquistare una seconda casa (quindi non adibita a uso principale) per poi lasciarla un giorno a me e mio fratello.
Sia io, che mio fratello (ed ovviamente mio padre) siamo già tutti proprietari di prima casa cointestate con le nostre rispettive mogli.
Mio padre voleva valutare (per una questione di convenienza economica per la futura successione) di effettuare l'acquisto intestando a me e mio fratello l'abitazione.
Per evitare, però, che sia io che mio fratello ci accollassimo le spese di gestione di una seconda casa (tasse, imposte, dichiarazione dei redditi, isee,...) aveva pensato di effettuare un usufrutto dell'abitazione a nome suo, lasciandoci come nudi proprietari.
Da quel che mi ricordo, in caso di abitazione principale (e quindi di prima casa) l’usufruttuario è sia responsabile della gestione delle spese e tasse dell'abitazione, che della dichiarazione nel 730, liberando ai nudi proprietari ogni eventuale dichiarazione e variazione della situazione patrimoniale.
Ma in questo caso, come cambiano le cose? a chi spetta il pagamento di tari, imu, gestione ordinaria, dichiarazione dei redditi? se deve essere ripartito in quote parti tra padre e figli, entrambi dobbiamo pagarne come seconda abitazione e tutti 3 dobbiamo dichiararla nel 730?
Nel primo anno e nell'ultimo dell'usufrutto a chi spettano i pagamenti di tasse e gestione?
Inoltre, è possibile effettuare un acquisto e subito effettuarne l'usufrutto verso un soggetto che la utilizzerebbe come seconda casa? è meglio effettuare una vendita o una donazione di usufrutto (considerando anche un possibile rivendita dell'abitazione in futuro da parte di me e mio fratello)?
Che cosa comporta a livello economico durante la compravendita, l'acquisto economico di una seconda casa rispetto a una prima abitazione?
Scusate la mole di dubbi esposti, ma vorremmo avere ben chiare le idee prima di valutare una qualsiasi operazione.
Spero di essere stato abbastanza chiaro e ringrazio in anticipo tutti per la collaborazione.
Davide