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URGENTE e DIFFICILE: quesito previdenziale-fiscale DIFFICILE

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superluk

Ospite
Ho un problema urgente e che trovo francamente di difficile soluzione (ai limiti dell'impossibile o impossibile tout court... )
Il probelma è questo: cliente, persona fisica, che riveste la carica di amministratore unico di s.r.l. interamente partecipata e quindi controllata da società tedesca.
Con specifico contratto di lavoro l'amministratore e la società tedesca stabilivano un compenso lordo omnicomprensivo corrisposto dalla s.r.l. (italiana).
Il cliente, in quanto amministratore unico, non poteva continuare la contribuzione pubblica per la quale aveva posiizone aperta, e pertanto decideva di coprirsi a mezzo di "previdenza privata", accendendo polizza sulla vita con primario istituto di assicurazioni per una durata di 15 anni. Il premio andava crescendo, sino a raggiungere una entità assolutamente considerevole (pari a 24.000 € annui) ed elidendo pertanto il sopra detto compenso lordo, peraltro sensibilmente "ridimensionato" dall'imposizione fiscale.
L'azienda controllante si lamenta oggi dell'alto costo dell'amministratore unico.
Il quesito è quindi il seguente:
esiste la possibilità di "scorporare" l'entità del premio, magari passando la polizza in capo alla societò tedesca ovvero a quella italiana, in modo da abbassare il lordo dell'amministratore e quindi il costo azienda, permettendo al contempo all'azienda di "scaricarsi" il costo della previdenza privata del cliente-amministratore unico?
Oppure questa soluzione determinerebbe comunque un benefit in capo al cliente passibile di tassazione?
Cioè l'amm.tore si vedrebbe pagati i premi da terzi, ma dovrebbe poi pagare le tasse su un imponibile maggiore?
Sarei grato se qualcuno mi potesse illuminare... sono abbastanza disperato.
 
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