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un dubbio

I

Ivan

Ospite
<HTML>In una SAS con attività di rappresentanze dei due soci, solo l'accomandatario è iscritto all'Enasarco.

La trattenuta Enasarco, per la parte a carico dell'azienda,

1. viene compresa tra i costi della Ditta

2. viene inserita nel quadro P del SOLO socio accomandatario iscritto all'Enasarco come contributo previdenziale obbligatorio.

Nel primo caso il dubbio è che l'operazione fiscalmente non sia corretta: costituisco una pensione a favore di un solo socio spesando il costo nella società.

Nel secondo caso invece non ho le certificazioni delle Ditte che a fine anno mi comunicano il costo di tale contribuzione intestate al socio, bensì alla Società.

Il call center ha fornito risposte contrastanti e non trovo normative in grado di essere certa della soluzione da adottare per l''Unico/02</HTML>
 
<HTML>La trattenuta Enasarco subita dalla società può essere contabilizzata tra i costi, non può essere portatta in deduzione dal reddito d'impresa (potresti contabilizzarla tra i costi indeducibili).
Invece é correta la certificazione rilasciata dall'azienda mandante, la quale potrebbe specificare nella lettera, che la trattenuta ENASARCO é stata versata sulla posizione del socio accomandatario sig. XY, il quale portare in deduzione dal reddito complessivo, l'importo rimasto a suo carico, nel quadro P come contributo obbligatorio.</HTML>
 
<HTML>la questione è nata tra il mio studio che registra la contabilità della società e che non ha contabilizzato tra i costi deducibili la trattenuta Enasarco, inviando le certificazioni delle ditte allo studio che incece compila l'Unico del Socio beneficiario, avvertendo di trattenere non quadro P tale contribuzione.

Sono quindi d'accordo con la tua interpretazione, peraltro condivisa dall'operatore del call center del ministero.

Lo studio ha a sua volta sentito il call center ed ha avuto ... risposta contraria...con l'"interpretazione" che le certificazioni non sono intestate al socio ma alla ditta, quindi indeducibili dall'Unico P.Fisiche.

Chiedono a me....(sic)... la norma di riferimento per poterlo fare
(non me la prenderei così a cuore se non si trattase di ben 28.000.000)

Grazie per l'interesse e buon lavoro.</HTML>
 
RE: detrazione enasarco

<HTML>Caro Ivan, Tu stesso ti sei dato la risposta nel primo tuo intervento:
costituisco una pensione a favore di un solo socio spesando il costo nella società.

In base al principio della personalizzazione del rapporto tributario, questo non è possibile.

A mio sommesso parere le operazioni contabilmente dovrebbero configurarsi nel modo seguente:

1) cliente a ricavi 100
emessa fattura n. 1

2) diversi a cliente 100
pagata fattura 1

banca 95
crediti v. socio a 5

3) banca a crediti v. socio a 5


Come vedi la trattenuta previdenziale non la farei transitare tra i costi ma tra i crediti e chiuderei la partita nel momento in cui il socio provvederà a rimborsare la società.

Ciò è anche più corretto dal punto di vista aziendalistico poiché, al momento della distribuzione dell'utile, non si è costretti a produrre rettifiche e compensazioni tra i due soci per costi in capo ad uno solo di loro e, pertanto, ristorabili a favore dell'altro socio disinteressato alla previdenza.

La norma la trovi nell'art. 10 lett e) del Tuir: contributi previdenziali versati in ottemperanza ecc... Versati da chi?
naturalmente dal socio a) e da lui scaricabili.

Per analogia posso rammentarti quanto dibattuto nei mesi scorsi riguardo alla cassa di previdenza dei liberi professionisti. Ricorderai di una sentenza della cassazione che, ccogliendo il ricorso di un notaio pugliese, aveva sancito che i contributi previdenziali andavano iscritti in contabilità e considerati costi professionali. Successivamente il ministero si è premurato di riaffermare che invece i contributi obbligatori vanno astratti dalla contabilità e sommati nel quadro P.

Lo sportellista interpellato dai nostri colleghi ha di fatto smentito il ministero.

ciao</HTML>
 
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