Buongiorno.
Spero di non essere OT.
Spiego brevemente la nostra situazione. Siamo tre soci che, nel luglio 2009, hanno aperto una web agency nel torinese. La nostra attività è andata discretamente bene finchè a due di noi non è arrivata una proposta molto interessante che ci costringe a lasciare la società.
Il terzo socio a questo punto vorrebbe continuare l'attività da solo, ovviamente più in piccolo (cambio di ufficio, passaggio da società a semplice P.IVA, etc).
Per completezza di informazioni vi dico che è una SNC con capitale di 3.000 €, le quote sono ripartite in parti uguali, tutti e tre i soci lavorano regolarmente nella SNC. Insomma... una semplice società di persone dove ognuno fa il suo insieme agli altri.
A questo punto vi pongo il quesito.
Facendo i conti, preventivando tutte le spese fino a gennaio 2010, la società avrà un attivo di 2.000 € circa (con inps già scalata). Le strade adesso da intraprendere sono due:
1. il terzo socio compra le quote degli altri due e continua l' attività (è vero che dopo 6 mesi che una SNC ha un socio unico, automaticamente la società si trasforma in ditta individuale?) subentrando automaticamente in tutti i contratti
2. si onorano i contratti, si vendono tutti gli immobili, si paga ciò che c'è da pagare e ci si divide ciò che resta (senza avviare una liquidazione visto che non ci sono debiti a ns carico).
In quanto a costi /benefici, secondo voi, cosa converrebbe fare sia per i soci che vanno via, sia per il socio che rimane?
C'è bisogno di tornare dal notaio per vendere le quote? E per chiudere? Non c'è un'altra soluzione per trasformare la snc in qualcosa adatto ad una sola persona senza troppe spese?
Vi ringrazio infinitamente ed attendo qualsiasi domanda, critica, osservazione, consiglio che mi possiate dare.
Buon anno.
Spero di non essere OT.
Spiego brevemente la nostra situazione. Siamo tre soci che, nel luglio 2009, hanno aperto una web agency nel torinese. La nostra attività è andata discretamente bene finchè a due di noi non è arrivata una proposta molto interessante che ci costringe a lasciare la società.
Il terzo socio a questo punto vorrebbe continuare l'attività da solo, ovviamente più in piccolo (cambio di ufficio, passaggio da società a semplice P.IVA, etc).
Per completezza di informazioni vi dico che è una SNC con capitale di 3.000 €, le quote sono ripartite in parti uguali, tutti e tre i soci lavorano regolarmente nella SNC. Insomma... una semplice società di persone dove ognuno fa il suo insieme agli altri.
A questo punto vi pongo il quesito.
Facendo i conti, preventivando tutte le spese fino a gennaio 2010, la società avrà un attivo di 2.000 € circa (con inps già scalata). Le strade adesso da intraprendere sono due:
1. il terzo socio compra le quote degli altri due e continua l' attività (è vero che dopo 6 mesi che una SNC ha un socio unico, automaticamente la società si trasforma in ditta individuale?) subentrando automaticamente in tutti i contratti
2. si onorano i contratti, si vendono tutti gli immobili, si paga ciò che c'è da pagare e ci si divide ciò che resta (senza avviare una liquidazione visto che non ci sono debiti a ns carico).
In quanto a costi /benefici, secondo voi, cosa converrebbe fare sia per i soci che vanno via, sia per il socio che rimane?
C'è bisogno di tornare dal notaio per vendere le quote? E per chiudere? Non c'è un'altra soluzione per trasformare la snc in qualcosa adatto ad una sola persona senza troppe spese?
Vi ringrazio infinitamente ed attendo qualsiasi domanda, critica, osservazione, consiglio che mi possiate dare.
Buon anno.