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Trasferte?

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Sabrina Salento

Ospite
Buongiorno,
da pochi giorni abbiamo avuto un controllo dell'inps relativo al nostro personale.
Premessa:
Noi svolgiamo attività di assistenza informatica. Tanto per capirci, siamo quelli che arrivano da voi e sistemano le stampanti e i vostri computer :).
Noi abbiamo due tipi di personale. I commerciali, che sovente si spostano verso clienti. E i tecnici, che si spostano, ovviamente, nei luoghi dei clienti per i controlli. I primi, quando si spostano, riconociamo un rimborso a piè di lista (rimborso aci, pasti, ecc..). Spesso durante il mese, vanno fuori dal comune per clienti.
I tecnici invece, in maniera più regolare, effettuano dei controlli periodici presso dei clienti fuori dal nostro comune. Quest'ultima hanno un rimborso forfettario, inserito alla voce TRASFERTA ITALIA. Ecco cosa ci è stato contestato dall'inps.
I primi (commerciali) facendo un'attività cmq cadenzata di trasferta e non "imprevedibili" sono soggetti a contributi e tasse nella misura del 50%. I secondi, essendo la loro trasferta regolare, va soggettata al 100% a contributi e tasse.
Fantastico! A sto punto mi devo chiedere veramente perchè mai devo lavorare fuori città, o meglio, cosa significa trasferta "imprevista"?.
Ultime due questioni. Abbiamo un tecnico che vive a 60km dalla nostra sede. Per il disturbo gli abbiamo riconosciuto un rimborso trasferta. Ci hanno detto che non va bene. A questo punto mi conviene cercare un tecnico nella nostra città, peccato che quello è l'unico che lavora in un particolare sistema.
Ultima cosa, mi ha detto che il discorso rimborso trasferta non è applicabile ai co.pro. IN sostanza se io affido un progetto a uno di Roma e questi viene da noi (siamo a Torino) quattro volte, quelle spese se le paga lui e se volessi pagargliele io, sarebbero soggette a contributi e tasse.
Confermate il tutto? A me sembra allucinante...
 
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