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Tfr rateizzato - problemi ritenute dipendenti

Buonasera, chiedo aiuto agli utenti esperti in paghe - questi i fatti:
tra febbraio/giugno 2014 l'azienda ove lavoro procede al licenziamento di n. 3 dipendenti, il consulente paghe elabora pertanto il cedolino finale composto dalla mensilità (intera in tutti i casi) + ferie + rol + tfr; l'azienda con problemi di liquidità concorda con i dipendenti il pagamento dilazionato di quest'ultimo cedolino (+ altri cedolini di mesi arretrati) - il consulente paghe, procede autonomamente all'annullamento dell'ultimo cedolino e all'elaborazione - nei mesi successivi - di tante buste quanti erano gli acconti versati ai dipendenti (acconti corrisposti dall'azienda in base al cedolino iniziale poi annullato).
Arrivato ad oggi, con un ultimo acconto da versare ai dipendenti licenziati, dalla mia contabilità rilevo un debito irpef sul TFR discretamente cospicuo (circa € 5000,00) che, a mio avviso, è tutto a carico dell'azienda, non potendo addebitare alcunché al dipendente che, per aver accettato un pagamento "a lunga gittata", non può percepire meno rispetto a quanto avrebbe preso in un'unica soluzione! (semmai gli spetterebbero gli interessi...)
Il consulente non è d'accordo: dice che tale ultimo acconto va tassato ricalcolando tutti gli acconti precedentemente versati al netto dell'irpef versata mensilmente??? A me sembra scorretto: chiedo lumi agli utenti più esperti.
Grazie e buona serata - Gianni
 
è logico che la somma dei vari netti mensili del TFR dilazionato debba essere uguale al netto in unica soluzione...
solitamente i cedolini riportano il netto da pagare...e ai dipendenti va quello..forse gli acconti che hai dato non corrispondono con il netto dei vari cedolini...
potrebbe essere successo che tu davi 1000 netto mentre il cedolino era acconto 1000 lordo - netto 770?...questo vorrebbe dire che mensilmente hai già corrisposto parte del netto dell'ultimo cedolino...
 
è logico che la somma dei vari netti mensili del TFR dilazionato debba essere uguale al netto in unica soluzione...
solitamente i cedolini riportano il netto da pagare...e ai dipendenti va quello..forse gli acconti che hai dato non corrispondono con il netto dei vari cedolini...
potrebbe essere successo che tu davi 1000 netto mentre il cedolino era acconto 1000 lordo - netto 770?...questo vorrebbe dire che mensilmente hai già corrisposto parte del netto dell'ultimo cedolino...

Ciao Pluto, anzitutto grazie del tuo tempo: il cedolino è pari all'acconto che io verso al dipendente - ovviamente parte da un lordo (es. € 1500,00) per arrivare al netto corrisposto pari a € 1000,00=.
Io sono sicuro che la somma degli acconti è pari al cedolino iniziale (es. cedolino iniziale € 7000,00 - dilaziono in n. 7 acconti da € 1000,00 netti ciascuno). Il consulente mi dice (da qui è nata una discussione piuttosto "vivace") che, se erogo acconti pari al cedolino iniziale annullato (nell'esempio di prima € 7000,00) sto "regalando soldi al dipendente" in quanto le ultime rate vanno tassate in maniera diversa. Ribadisco è inconcepibile a mio avviso che il dipendente possa prendere meno soldi se acconsente una dilazione di pagamento delle proprie spettanze.
Non sono esperto ma la cosa ha una sua logica se c'è costanza di rapporto: se il dipendente è ancora in forza e mi chiede nel corso dell'anno diversi acconti di tfr, allora è possibile che i primi acconti abbiano una tassazione inferiore (perchè magari è tfr maturato molto tempo fa) e gli ultimi acconti scontino una tassazione pesante (tfr + recente) - ma non è questo il mio caso.
Cosa ne pensi?
Grazie ancora e buon week-end.
Gianni
 
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