giu1971lio
Utente
Salve, premesso che non sono un coltivatore diretto né opero in agricoltura in alcun modo, in data 01.01.2008 ho ereditato da mio padre un terreno che, dai certificati catastali rilasciati dal mio comune ricade per 225mq in aree a tutela “Fasce di rispetto stradale” e per 2.243mq in “Zona E1Agricola Prevalente”. Per quest’ultimo pezzo il PRG prevede che sia consentito ai soli coltivatori di realizzare costruzioni ed esclusivamente per le attività di coltivazione agricola (stalle, fienili, ecc.) e di lavorazione dei prodotti nonché, previa concessione, per scopi residenziali (cd. casa colonica) connessi all’attività agricola. E’pure previsto un indice di fabbricabilità di 0,10mc/mq.
Premesso pure che il terreno è stato da sempre utilizzato solo per coltivazioni (da affittuari ma ora è libero) e dovendo io presentare la denuncia di successione e calcolare le relative imposte, mi chiedo se il terreno si debba considerare agricolo o vi è il rischio che l’Agenzia delle Entrate rettifichi la mia dichiarazione e consideri il terreno come area edificabile (per il solo fatto che sia edificabile entro certi limiti e a patto di possedere i requisiti di coltivatore diretto).
Il geometra che ho interpellato sostiene che i 2.243mq siano senz’altro “terreno agricolo” e che per la restante parte in “fascia di rispetto autostradale” dovrei attribuire un valore di circa 20euro/mq in luogo della rendita catastale. In realtà nessuno ha saputo ancora fornirmi una risposta basata su riferimenti normativi piuttosto che su opinioni personali ma, come sapete le tesi personali non convincono il giudice tributario in caso di contenzioso…
Sarei molto grato se qualcuno potesse fornirmi indicazioni più chiare in merito. Un grazie anticipato a tutti.
Premesso pure che il terreno è stato da sempre utilizzato solo per coltivazioni (da affittuari ma ora è libero) e dovendo io presentare la denuncia di successione e calcolare le relative imposte, mi chiedo se il terreno si debba considerare agricolo o vi è il rischio che l’Agenzia delle Entrate rettifichi la mia dichiarazione e consideri il terreno come area edificabile (per il solo fatto che sia edificabile entro certi limiti e a patto di possedere i requisiti di coltivatore diretto).
Il geometra che ho interpellato sostiene che i 2.243mq siano senz’altro “terreno agricolo” e che per la restante parte in “fascia di rispetto autostradale” dovrei attribuire un valore di circa 20euro/mq in luogo della rendita catastale. In realtà nessuno ha saputo ancora fornirmi una risposta basata su riferimenti normativi piuttosto che su opinioni personali ma, come sapete le tesi personali non convincono il giudice tributario in caso di contenzioso…
Sarei molto grato se qualcuno potesse fornirmi indicazioni più chiare in merito. Un grazie anticipato a tutti.