Buongiorno a tutti,
avremmo bisogno di un chiarimento su un avviso di omesso versamento IMU. In particolare sulla contestazione dello stesso.
Premessa: a luglio 2024 mio padre ha ricevuto, per ragioni a noi ignote, una richiesta di pagamento IMU per l'abitazione ove ha la residenza da circa...40 anni. Via PEC ho chiesto delucidazioni al comune che ci ha chiesto le "prove" di tale residenza. Abbiamo inviato le bollette dell'energia elettrica e il comune ha provveduto ad annullare il provvedimento/richiesta.
Tutto è bene quel che finisce bene, anche se, conoscendoli, penso che reitereranno la richiesta per tutti gli anni a venire fino alla nostra morte. Pazienza...la PEC è sempre pronta.
Il problema è che oggi mio padre ha ricevuto dall'agenzia delle entrate la "richiesta" del pagamento urgente di un accertamento. Con scadenza DOMANI! La cifra, 1500 e rotti euro, lascia intendere che si tratta di IMU. Ma il numero di accertamento non coincide con quello annullato in premessa (riferito al 2019). Non sono presenti dettagli se non una supposta data di notifica di tale provvedimento, ottobre 2023. Suppongo quindi che si tratti dell'IMU 2018. Assolutamente non dovuto come per il 2019. E potremmo parimenti provarlo.
Il problema è che non ricordiamo di aver mai ricevuto tale notifica, e di solito non siamo "distratti" riguardo certe cose. Adesso mio padre sta spulciando tutta la documentazione alla ricerca di tale notifica. L'unica cosa certa è che quel pagamento non è stato mai effettuato.
Come possiamo muoverci?
- Nel caso dovesse trovare la notifica è possibile contestarla in qualche modo? Considerando che da ottobre 2023 i 60 giorni sono belli che scaduti. Ma sarebbe nel giusto...
- Se non dovesse trovarla è molto probabile che non l'abbia mai ricevuta. In questo caso è possibile richiedere la prova di tale notifica al comune? Da qualche parte il comune dovrebbe avere una ricevuta di ritorno della raccomandata (lui non ha PEC). O comunque una prova di ricezione da parte nostra. Immagino che sia meglio richiedere tale prova PRIMA di pagare.
- Se la ricezione della raccomandata dovesse esistere cosa si può fare? Ci sono 5 possibilità:
o) la ha effettivamente ricevuta lui e si è dimenticato.
o) la ha firmata un vicino (che non ci ama), dove spesso il postino consegna erroneamente la nostra posta. Posta ordinaria però. E poi è misteriosamente sparita...
o) la ha firmata mia nonna (sua madre). Altro civico, stesso cancello. Lei ha quasi 100 anni. Sicuramente aveva avuto intenzione di consegnarla ma poi potrebbe essersene dimenticata.
o) la ho firmata io (stessa residenza). In quel caso lui la ha con tutta probabilità avuta da me e poi si è dimenticato.
o) la ha firmata qualcuno falsificando la sua firma.
Temo che, pur non dovendo tale cifra (come dimostrato dal successivo accertamento annullato), dovremmo in ogni caso pagare .
avremmo bisogno di un chiarimento su un avviso di omesso versamento IMU. In particolare sulla contestazione dello stesso.
Premessa: a luglio 2024 mio padre ha ricevuto, per ragioni a noi ignote, una richiesta di pagamento IMU per l'abitazione ove ha la residenza da circa...40 anni. Via PEC ho chiesto delucidazioni al comune che ci ha chiesto le "prove" di tale residenza. Abbiamo inviato le bollette dell'energia elettrica e il comune ha provveduto ad annullare il provvedimento/richiesta.
Tutto è bene quel che finisce bene, anche se, conoscendoli, penso che reitereranno la richiesta per tutti gli anni a venire fino alla nostra morte. Pazienza...la PEC è sempre pronta.
Il problema è che oggi mio padre ha ricevuto dall'agenzia delle entrate la "richiesta" del pagamento urgente di un accertamento. Con scadenza DOMANI! La cifra, 1500 e rotti euro, lascia intendere che si tratta di IMU. Ma il numero di accertamento non coincide con quello annullato in premessa (riferito al 2019). Non sono presenti dettagli se non una supposta data di notifica di tale provvedimento, ottobre 2023. Suppongo quindi che si tratti dell'IMU 2018. Assolutamente non dovuto come per il 2019. E potremmo parimenti provarlo.
Il problema è che non ricordiamo di aver mai ricevuto tale notifica, e di solito non siamo "distratti" riguardo certe cose. Adesso mio padre sta spulciando tutta la documentazione alla ricerca di tale notifica. L'unica cosa certa è che quel pagamento non è stato mai effettuato.
Come possiamo muoverci?
- Nel caso dovesse trovare la notifica è possibile contestarla in qualche modo? Considerando che da ottobre 2023 i 60 giorni sono belli che scaduti. Ma sarebbe nel giusto...
- Se non dovesse trovarla è molto probabile che non l'abbia mai ricevuta. In questo caso è possibile richiedere la prova di tale notifica al comune? Da qualche parte il comune dovrebbe avere una ricevuta di ritorno della raccomandata (lui non ha PEC). O comunque una prova di ricezione da parte nostra. Immagino che sia meglio richiedere tale prova PRIMA di pagare.
- Se la ricezione della raccomandata dovesse esistere cosa si può fare? Ci sono 5 possibilità:
o) la ha effettivamente ricevuta lui e si è dimenticato.
o) la ha firmata un vicino (che non ci ama), dove spesso il postino consegna erroneamente la nostra posta. Posta ordinaria però. E poi è misteriosamente sparita...
o) la ha firmata mia nonna (sua madre). Altro civico, stesso cancello. Lei ha quasi 100 anni. Sicuramente aveva avuto intenzione di consegnarla ma poi potrebbe essersene dimenticata.
o) la ho firmata io (stessa residenza). In quel caso lui la ha con tutta probabilità avuta da me e poi si è dimenticato.
o) la ha firmata qualcuno falsificando la sua firma.
Temo che, pur non dovendo tale cifra (come dimostrato dal successivo accertamento annullato), dovremmo in ogni caso pagare .