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tempi lunghi di installazione impianti e fatturazione differita

SILVIA_C

Utente
Buongiorno,
sono un’impiegata di una piccola azienda. Sono appena iscritta al forum ma è da molto tempo che seguo il sito che reputo sia uno strumento molto utile.
Ho però bisogno di un’informazione in merito ad una procedura che non so se sia corretta o meno.
La mia azienda si occupa di installazioni e riparazioni di impianti e macchinari. Gli interventi, soprattutto quelli riguardanti nuove installazioni, prevedono un tempo abbastanza lungo fra avvio lavori e collaudo finale (solitamente 3-4 mesi). Il tempo si prolunga ancor di più se considero le modalità di pagamento solite in uso (primo acconto all’avvio dei lavori, secondo acconto al collaudo, saldo a 90 giorni dal collaudo).
Gli interventi ovviamente comprendono sia fornitura di materiale che manodopera.
All’avvio dei lavori emetto ddt c/to lavorazione per i materiali e relativa fattura di acconto (dicitura generica: acconto per la realizzazione di un impianto xy…).
E’ da considerare che spesso il materiale viene consegnato “in cantiere” con un unico ddt all’inizio dei lavori.
Al termine dei lavori (quindi a distanza di alcuni mesi) emetto fattura fiscale finale. E qui mi sorgono delle domande:
1- il ddt in c/to lavoro è molto antecedente alla fine dei lavori. Devo “far comparire” un ultimo ddt al mese di fatturazione per giustificare la fattura differita?
2- se non sbaglio, trattandosi di ddt in c/to lavorazione, c’è una legge che prevede che la fatturazione deve avvenire entro 1 anno da primo ddt. È un’informazione corretta?
3- al termine dei lavori posso emettere fattura proforma e posticipare l’emissione della fattura fiscale finale al momento della ricezione del pagamento?
Spero di essere stata chiara…
Ringrazio fin d’ora le persone che mi risponderanno.
 
Buongiorno,
sono un’impiegata di una piccola azienda. Sono appena iscritta al forum ma è da molto tempo che seguo il sito che reputo sia uno strumento molto utile.
Ho però bisogno di un’informazione in merito ad una procedura che non so se sia corretta o meno.
La mia azienda si occupa di installazioni e riparazioni di impianti e macchinari. Gli interventi, soprattutto quelli riguardanti nuove installazioni, prevedono un tempo abbastanza lungo fra avvio lavori e collaudo finale (solitamente 3-4 mesi). Il tempo si prolunga ancor di più se considero le modalità di pagamento solite in uso (primo acconto all’avvio dei lavori, secondo acconto al collaudo, saldo a 90 giorni dal collaudo).
Gli interventi ovviamente comprendono sia fornitura di materiale che manodopera.
All’avvio dei lavori emetto ddt c/to lavorazione per i materiali e relativa fattura di acconto (dicitura generica: acconto per la realizzazione di un impianto xy…).
E’ da considerare che spesso il materiale viene consegnato “in cantiere” con un unico ddt all’inizio dei lavori.
Al termine dei lavori (quindi a distanza di alcuni mesi) emetto fattura fiscale finale. E qui mi sorgono delle domande:
1- il ddt in c/to lavoro è molto antecedente alla fine dei lavori. Devo “far comparire” un ultimo ddt al mese di fatturazione per giustificare la fattura differita?
2- se non sbaglio, trattandosi di ddt in c/to lavorazione, c’è una legge che prevede che la fatturazione deve avvenire entro 1 anno da primo ddt. È un’informazione corretta?
3- al termine dei lavori posso emettere fattura proforma e posticipare l’emissione della fattura fiscale finale al momento della ricezione del pagamento?
Spero di essere stata chiara…
Ringrazio fin d’ora le persone che mi risponderanno.

Buona sera Silvia, provo a rispondere:
1) a mio parere non è necessario, se il primo ddt contiene tutti gli articoli trasferiti al cliente in c/lavorazione;

2) l'art. 6 dpr 633/72 recita: Le cessioni di beni si considerano effettuate nel momento della stipulazione se riguardano beni immobili e nel momento della consegna o spedizione se riguardano beni mobili. Tuttavia le cessioni i cui effetti traslativi o costitutivi si producono posteriormente, tranne quelle indicate ai numeri 1) e 2) dell'art. 2, si considerano effettuate nel momento in cui si producono tali effetti e comunque, se riguardano beni mobili, dopo il decorso di un anno dalla consegna o spedizione.

3) qui a mio avviso è determinante vedere il contratto: se è previsto (come credo) un collaudo, ritengo che il tuo cliente possa pretendere prima di pagare che l'impianto sia appunto collaudato con tanto di verbale di regolare funzionamento. Se non ci sono contestazioni, a mio avviso devi fatturare a prescindere dal pagamento e sul quei ricavi pagherai le tasse anche se il cliente ti pagherà in esercizio successivo.

Questo il mio parere.
Ciao - Gianni
 
@silvia
il tuo quesito, anzi più quesiti, sono abbastanza compositi e cercherò di rispondere.
da quanto ho capito tu fornisci dei servizi e non effettui una cessione di beni anche se vi sono dei materiali che si utilizzano per le manutenzioni e le riparazioni.
inoltre per i nuovi impianti credo di trovarmi di fronte ad una cessione di beni
Devi fare questa distinzione in quanto le modalità appaiono differenti sia ai fini iva che reddituali.
Parli di fattura d'acconto e ovviamente tale fattura graverà su debito iva mentre ai fini reddituali non influirà.
Circa la fattura finale se questa è relativa ad un servizio sarà sufficiente emettere una proforma che influirà ai fini reddituali, ma non ai fini dell'iva che sarà dovuta solo all'emissione della fattura definitiva che seguirà al pagamento.
Per i nuovi impianti vale la stessa regola se essi sono a cavallo di due esercizi.
ciao
 
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