Buongiorno,
avrei intenzione di intraprendere un’attività come artigiano informatico.
Premettendo di essere “ignorante” fiscalmente, vorrei condividere con voi la mia idea, chiedendovi assistenza sulla fattibilità.
Vorrei molto semplicemente fare il tecnico informatico a domicilio, provvedendo a riparazioni hardware o software a privati, rilasciando ricevuta a seguito del pagamento per l’intervento effettuato.
L’attività si svolgerebbe prevalentemente a casa dei clienti o nei casi più complessi, ritirerei le eventuali apparecchiature per la riparazione.
Chiaramente l’intervento svolto, oltre ad essere di natura di servizio potrebbe anche comportare la vendita di un componente guasto, di software ed eventualmente concludersi con la vendita di un nuovo computer o dispositivo ad esso collegato (stampanti, scanner, hard-disk esterni, etc..)
Il "procacciamento" dei potenziali clienti, avverrebbe tramite volantinaggio, sito internet, facebook, passaparola e perché no, addobberei la mia vecchia macchinina con la mia pubblicità!
Inizialmente sarebbe un’occupazione in fase di sperimentazione e quindi senza una previsione utile sia di reddito che di durata della stessa, e l’intenzione sarebbe quella di partire con “ritenuta d’acconto”, con la speranza a breve termine di aprire la partita iva a seguito di guadagni più sostanziosi.
DOMANDE:
Ed ecco i miei dubbi per i quali chiedo cortesemente i vostri preziosi pareri ed indicazioni:
- Nei limiti dei 5000 euro lordi/anno, posso rilasciare regolare ricevuta per la riparazione effettuata?
- Posso rilasciare regolare ricevuta per la vendita o eventualmente fare effettuare fattura di vendita ad un negozio di amici?
- Posso pubblicizzarmi?
- Posso indicare un domicilio (eventualmente su biglietti da visita, sito, volantini) come ubicazione di un eventuale laboratorio di riparazione/casa mia?
Potreste invece confermarmi se tutto ciò è possibile farlo utilizzando il regime dei contribuenti minimi e a che spese medie incorro?
Cosa mi consigliate?
Grazie mille :s-sault:
avrei intenzione di intraprendere un’attività come artigiano informatico.
Premettendo di essere “ignorante” fiscalmente, vorrei condividere con voi la mia idea, chiedendovi assistenza sulla fattibilità.
Vorrei molto semplicemente fare il tecnico informatico a domicilio, provvedendo a riparazioni hardware o software a privati, rilasciando ricevuta a seguito del pagamento per l’intervento effettuato.
L’attività si svolgerebbe prevalentemente a casa dei clienti o nei casi più complessi, ritirerei le eventuali apparecchiature per la riparazione.
Chiaramente l’intervento svolto, oltre ad essere di natura di servizio potrebbe anche comportare la vendita di un componente guasto, di software ed eventualmente concludersi con la vendita di un nuovo computer o dispositivo ad esso collegato (stampanti, scanner, hard-disk esterni, etc..)
Il "procacciamento" dei potenziali clienti, avverrebbe tramite volantinaggio, sito internet, facebook, passaparola e perché no, addobberei la mia vecchia macchinina con la mia pubblicità!
Inizialmente sarebbe un’occupazione in fase di sperimentazione e quindi senza una previsione utile sia di reddito che di durata della stessa, e l’intenzione sarebbe quella di partire con “ritenuta d’acconto”, con la speranza a breve termine di aprire la partita iva a seguito di guadagni più sostanziosi.
DOMANDE:
Ed ecco i miei dubbi per i quali chiedo cortesemente i vostri preziosi pareri ed indicazioni:
- Nei limiti dei 5000 euro lordi/anno, posso rilasciare regolare ricevuta per la riparazione effettuata?
- Posso rilasciare regolare ricevuta per la vendita o eventualmente fare effettuare fattura di vendita ad un negozio di amici?
- Posso pubblicizzarmi?
- Posso indicare un domicilio (eventualmente su biglietti da visita, sito, volantini) come ubicazione di un eventuale laboratorio di riparazione/casa mia?
Potreste invece confermarmi se tutto ciò è possibile farlo utilizzando il regime dei contribuenti minimi e a che spese medie incorro?
Cosa mi consigliate?
Grazie mille :s-sault: